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ALTRI BLOG DI DI PIETRO
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  1. Il processo Berlusconi-Mills
  2. Parlamento: rifugio per delinquere
  3. Voglio essere processato
  4. Comuni trasparenti: lettera a Beppe Grillo
  5. Il silenzio di palazzo
  6. Il processo Bassolino-Impregilo
  7. I blog e la legge sull'editoria
  8. Il quesito di Emanuela
  9. Sul Referendum e sulla presidenza dell'Abruzzo
  10. Alitalia: dipendenti coraggiosi
  11. Economia ed infrastrutture
  12. Abruzzo trasparente
  13. Comuni trasparenti
  14. La nuova stagione della P2
  15. Alitalia: le non risposte di Sacconi
  16. Legalità: i si ed i no
  17. La mia storia attraverso Tangentopoli
  18. L'alternativa possibile
  19. Le riforme istituzionali
  20. La nostra proposta elettorale
  21. Il dovere della classe politica
  22. La giustizia secondo Violante
  23. Olio di ricino
  24. Querele elettorali
  25. Indulto mascherato
  26. La prima giornata della legalità
  27. Sondaggio: i giovani sono il presente
  28. Io sostengo Carlo Ruta
  29. Menzogna di Stato
  30. La mia storia attraverso le sentenze - Capitolo 2 - la questione Gorrini
  31. Guinzaglio ai giudici, museruola ai cronisti
  32. Il mio intervento a Firenze
  33. Alitalia ad personam
  34. La mia storia attraverso le sentenze - Capitolo 1 - la vicenda Salamone
  35. Il referendum come dovere morale
  36. L'avaria Alitalia
  37. Come la penso su...
  38. Voglia di informare
  39. Giustizia: lo specchio per le allodole
  40. Il mio Facebook
  41. Facce di bronzo
  42. Stato bambinaia
  43. Colpo di sole estivo
  44. Opposizione di facciata
  45. Smontiamo le caste
  46. La filosofia berlusconiana
  47. Sparring partner
  48. Fascismo moderno
  49. I veri VIP: i cittadini
  50. Vasto: l'alternativa possibile
  51. Un altro martire
  52. Medellin del Mediterraneo
  53. Sicurezza in fotografia
  54. I 98 miliardi scomparsi
  55. Il governante dalla doppia faccia
  56. E' tornata la calunnia
  57. La latitanza di Consob e Banca d'Italia
  58. Cittadinanza e Costituzione
  59. La Rete resti libera da Mediaset e da Veltroni
  60. Referendum: si parte
  61. No alla norma ammazza precari
  62. Disinformazione di Casta
  63. Abruzzo: cambiamo le facce
  64. A tutela dei forti e dei furbi
  65. Telecom: la doppia verità (II parte)
  66. Telecom: la doppia verità (I parte)
  67. La metastasi di Tangentopoli
  68. Il processo degli impunibili
  69. Zitto tu, poliziotto
  70. La credibilità del governo
  71. Silvio libera tutti
  72. La zebra e il leone
  73. Unica opposizione: pappa e ciccia
  74. La nostra è vera politica
  75. 1, 10, 100, 1000 Piazze
  76. Pianeta Parlamento
  77. Giuro fedeltà alla Piazza
  78. Non si può mentire per sempre
  79. Promesse di governo
  80. Tale padre, tale figlio
  81. 8 Luglio: giorno d'informazione
  82. Tonino scatenato
  83. La non risposta di Ronchi
  84. Occupiamoci dei cittadini
  85. Elettroshock delle coscienze
  86. Unica opposizione: 8 luglio niente bandiere
  87. Magnaccia di governo
  88. Cittadini, non sudditi
  89. Il voto della vergogna
  90. La priorità della Sicurezza
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  92. La legge anti-Caselli
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  95. Non abbiamo paura
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  98. Giustizia imbavagliata
  99. Interpellanza al Ministro della Giustizia
  100. Intercettazioni: nessuna apertura di credito
  101. La norma salva casta
  102. Le menzogne de "Il Giornale"
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  104. Chi è Landolfi?
  105. Trasparenza in Parlamento
  106. Le preoccupazioni delle istituzioni
  107. Chiamiamoli "omicidi colposi"
  108. Fiducia sulla magistratura
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  111. Unica opposizione: No Tassa Rete4
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  123. Schifani Renato Giuseppe
  124. Il rispetto degli elettori
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  126. Lettera aperta a Romano Prodi e Paolo Gentiloni
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  128. Violenza e propaganda politica
  129. Censura di regime
  130. Il cappio dell'IVA anticipata
  131. Parole sconnesse del Senatur
  132. Tra buonismo e finta solidarietà
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  136. Dittatura dolce
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  139. Elezioni, il giorno dopo
  140. Grazie
  141. Votate per un' Italia onesta
  142. Un ultimo appello
  143. Unico partito a condannati zero
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  145. Orgoglioso di fare paura
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  148. Sulla pelle del paese
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  150. Schede elettorali
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  218. Le dimissioni di Mastella
  219. Elezioni libere, informazione libera
  220. L'Italia dei valori taglia 890 milioni
  221. Contrastiamo il racket
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  223. Malpensa, un nodo da risolvere
  224. Pianura, Italia
  225. L'Avis a Dracula in Campania
  226. Bassolino si dimetta
  227. L'indulto visto dall'Espresso
  228. Legge 194, discussioni inutili
  229. Ecopass a Milano, un punto di partenza
  230. Buon 2008
  231. Disagio del Nord Italia
  232. Mani Sporche: il conflitto d'interessi
  233. Grazia o giustizia?
  234. Prevenzione e sicurezza, subito
  235. Privacy di Stato
  236. Consiglio dei Ministri. Regole per gli appalti
  237. Appuntamento in diretta streaming
  238. Sicurezza subito!
  239. Stragi senza fine
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  241. L'informazione spazzatura
  242. Consiglio dei Ministri. Nuovi fondi per sicurezza e informazione
  243. Break the mafia, rompiamo il silenzio
  244. Le false emergenze
  245. Più investimenti per la sicurezza
  246. Calabrialibre scrive al Presidente Napolitano
  247. Elettori senza rappresentanza
  248. I processi scomparsi
  249. La sicurezza per i cittadini
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  251. Ribadiamo la nostra identità
  252. Consiglio dei Ministri. Piano italiano di azione sulle droghe
  253. Ingiustizia è fatta
  254. I tagli alle Ferrovie dello Stato
  255. Responsabilità di governo
  256. Giornata internazionale Onu contro la violenza alle donne
  257. Consiglio dei Ministri. Finanziaria: avanti spediti
  258. Governo e riforme
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  260. Consiglio dei Ministri. I conti delle Ferrovie dello Stato
  261. La piaga sociale delle morti bianche
  262. Sondaggio sull'immigrazione
  263. L'Italia burocratica
  264. Moratoria, subito
  265. Berlusconi e lo stato di diritto
  266. Consiglio dei Ministri: politiche abitative e regioni
  267. Condannati in Parlamento, nessuno sconto
  268. I giudici diventano imputati
  269. I soldi dei milanesi
  270. L'onorabilità degli amministratori
  271. Vado diritto per la mia strada
  272. La Commissione per il G8
  273. Fermare il flusso dalla Romania, subito

 

 
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I swear my allegiance to the streets

I’m publishing an interview I gave that is published in today’s La Repubblica.
As I said to the journalist the real disaster of this polemic is that what has been extracted are the words rather than the content of the whole of the 8 July demonstration.
The media have looked at the finger rather than at the moon.
They wouldn’t have been able to do otherwise, they nor those that send them out, because the content would have been incontrovertible.
Text of the interview.
Antonio Di Pietro: If they ask me to choose I choose the streets.
I don’t agree with the attacks on the Pope and against the Quirinale {seat of the President of the Republic}. Let that be clear.
We will respect the Head of State even if he signs the lodo Alfano.
But we will still be convinced that that is an error, that it is unconstitutional. It’s still possible to say that in a democracy, isn’t it?
Repubblica: Antonio Di Pietro, according to many, you are the leader of the apprentice wizards. On Tuesday in piazza Navona there was a domination of scurrilous tones and personal attacks and it was you who invited Beppe Grillo. You can’t say that you didn’t expect what happened.
Antonio Di Pietro: What is happening is a mystification, a true exploitation by the system of politics and information, that is attributing to Grillo’s words a value that is different from reality.
Repubblica:The attacks against the Head of State were heard by everyone.
Antonio Di Pietro: It’s a matter of looking at the speck of satire to hide the beam in the illiberal and constitutionally illegitimate behaviour of Berlusconi.
In piazza Navona something happened that is different from what is being recounted.
That square was an authentic expression of direct democracy, created by sincere indignation about the anti-democratic drift of the country.
Certainly, the voices on the stage were not aligned and pre-censored.
We will never impose handouts on anyone.
Repubblica: No, not censoring. But was it not the case to stop Ms Guzzanti when she insulted Carfagna and the Pope?
Antonio Di Pietro: In a democracy each one can say what they want.
After that whoever speaks accepts responsibility for themselves.
Many applauded. Others, like me, did not agree.
It does not please me that the Church and the Pope were drawn into the discussions.
I am with the Church of poor people, not that that is emblazoned.
But the Pope is not being called into play.
Repubblica: Veltroni says that it is because of people like Guzzanti that the Right is in power, even in Campidoglio {the seat of the City of Rome administration}.
Antonio Di Pietro: If he really thinks that, let him write it on posters and get them displayed.
That way the citizens can see the lack of courage in accepting and recognising the responsibility for defeat.
Repubblica:Don’t you think that in relation to Ms Carfagna there has been a sort of bonfire in the streets, that they went beyond the limits, against a person who is anyway not able to defend herself from accusations based on gossip.
Antonio Di Pietro: In this situation, Minister Carfagna is one of the victims of her Head of Government, of the lack of transparency.
Anyway, I believe that things like that should not have been said in that way.
Repubblica: OK. But don’t you think that you contributed to the raising of the volume? It was you yourself who talked about "magnaccia" {pimp} and it was your people who talked about Monica Lewinsky...
Antonio Di Pietro: There you are, you are just interested in gossip.You aren’t bothered about the real issues. Always talking about Carfagna.
Repubblica:To be truthful, the one talking of this, even in piazza Navona, was yourself. Veltroni invited you to make a choice: either Grillo and his "vaffa" or"to return to a rational and reformist enclosure". What did you choose?
Antonio Di Pietro: I don’t intend disassociating myself from piazza Navona, if this is what is being asked of me.
I do not share some of the passages as I have said, but there’s a lot of difference between that and criminalizing some of the speakers.
Basically, I stand with the people in the streets.
Repubblica: How are you thinking of reconnecting the thread of dialogue with the PD? Do you think it is still possible?
Antonio Di Pietro: That was not a gathering against the PD, but it was rebelling against Veltroni and his"wait-and-see".
It was a democratic gathering.
The leader of the PD, got angry with me about it, let him take it up with his own people who were there and they were not a small number.
Repubblica: In fact, to tell the truth, Grillo attacked Veltroni himself.
Antonio Di Pietro: But the one who is leader of a 33% party must not be haughty.
Let him do like I do. Listen to the criticism and I always try to improve.
Repubblica: Don’t you think that the demonstration was a boomerang and that the Opposition has been weakened as a result?
Antonio Di Pietro: Quite the opposite.
Because of Tuesday, many citizens know what Berlusconi has done.
Silence becomes connivance.
Now it’s the PD that has to decide internally whether to maintain the dialogue with the one who destroys the institutions to further his own business and to escape from trials.
They would like us to do a silent, silent Opposition a quiet, quiet one.
We are not having it.
Repubblica: The task of the Head of State is a great burden right now.
Don’t you think that attacks put him in further difficulty?.
Antonio Di Pietro: Maximum respect for the institution and for the person.
However, it would not be a true democracy one in which a citizen is not allowed to have a different opinion from the Quirinale.
We respect him, even if he maintains that the lodo Alfano is constitutional.
But we will still be convinced of the contrary.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


TESTI PARALLELI DALL'ITALIANO
IL BLOG DI ANTONIO DI PIETRO
GIURO FEDELTÀ ALLA PIAZZA
Italiano tratto da: www.antoniodipietro.it 
Inglese tratto da: www.antoniodipietro.it/en
Data documento:10.07.2008
Questo testo di Antonio Di Pietro è riprodotto in accordo ai dettami della licenza
Attribuzione Non Commerciale - Non Opere Derivate 2.0 Italia

Licenza Creative Commons

1 Giuro fedeltà alla Piazza I swear my allegiance to the streets
2 Riporto una mia intervista pubblicata su La Repubblica di oggi. I’m publishing an interview I gave that is published in today’s La Repubblica.
3 Come ho dichiarato al giornalista, il vero schifo di questa polemica è che si siano estrapolate parole piuttosto che contenuti di tutta la manifestazione dell'8 luglio. As I said to the journalist the real disaster of this polemic is that what has been extracted are the words rather than the content of the whole of the 8 July demonstration.
4 I media hanno guardato il dito piuttosto che la luna. The media have looked at the finger rather than at the moon.
5 Non avrebbero potuto fare altrimenti ne' loro, ne' i loro mandanti perchè i contenuti sarebbero stati inconfutabili. They wouldn’t have been able to do otherwise, they nor those that send them out, because the content would have been incontrovertible.
6 Testo intervista. Text of the interview.
7 Antonio Di Pietro: Se mi chiedono di scegliere, io scelgo la piazza. Antonio Di Pietro: If they ask me to choose I choose the streets.
8 Dissento dagli attacchi al Papa e al Quirinale, sia chiaro. I don’t agree with the attacks on the Pope and against the Quirinale {seat of the President of the Republic}. Let that be clear.
9 Rispetteremo il capo dello Stato anche se firmerà il lodo Alfano. We will respect the Head of State even if he signs the lodo Alfano.
10 Ma resteremo convinti che è un errore, che è incostituzionale. Si può ancora dire, in una democrazia, o no? But we will still be convinced that that is an error, that it is unconstitutional. It’s still possible to say that in a democracy, isn’t it?
11 Repubblica: Antonio Di Pietro, lei secondo molti è il primo degli apprendisti stregoni. Martedì in piazza Navona hanno dominato toni scurrili e attacchi personali, e Beppe Grillo lo ha invitato lei, non può dire che non si aspettasse quello che è accaduto. Repubblica: Antonio Di Pietro, according to many, you are the leader of the apprentice wizards. On Tuesday in piazza Navona there was a domination of scurrilous tones and personal attacks and it was you who invited Beppe Grillo. You can’t say that you didn’t expect what happened.
12 Antonio Di Pietro: È in atto una mistificazione, una vera strumentalizzazione da parte del sistema politico e dell'informazione, che attribuisce alle parole di Grillo un valore diverso rispetto a quello reale. Antonio Di Pietro: What is happening is a mystification, a true exploitation by the system of politics and information, that is attributing to Grillo’s words a value that is different from reality.
13 Repubblica: Gli attacchi al capo dello Stato li hanno sentiti tutti. Repubblica: The attacks against the Head of State were heard by everyone.
14 Antonio Di Pietro: Si guarda la pagliuzza della satira per nascondere la trave del comportamento illiberale e costituzionalmente illegittimo di Berlusconi. Antonio Di Pietro: It’s a matter of looking at the speck of satire to hide the beam in the illiberal and constitutionally illegitimate behaviour of Berlusconi.
15 A piazza Navona è accaduto qualcosa di diverso rispetto a quel che si è raccontato. In piazza Navona something happened that is different from what is being recounted.
16 Quella piazza è stata un'espressione autentica di democrazia diretta, fatta di indignazione sincera verso la deriva antidemocratica del paese. That square was an authentic expression of direct democracy, created by sincere indignation about the anti-democratic drift of the country.
17 Certo, sul palco non c'erano voci allineate e pre-censurate. Certainly, the voices on the stage were not aligned and pre-censored.
18 Noi non imporremo mai veline a nessuno. We will never impose handouts on anyone.
19 Repubblica: Censurare no. Ma non era il caso di fermare la Guzzanti quando ha insultato la Carfagna e poi il Papa? Repubblica: No, not censoring. But was it not the case to stop Ms Guzzanti when she insulted Carfagna and the Pope?
20 Antonio Di Pietro: In una democrazia ognuno può dire quel che vuole. Antonio Di Pietro: In a democracy each one can say what they want.
21 Dopo di che, chi parla si assume le proprie responsabilità. After that whoever speaks accepts responsibility for themselves.
22 Tanti hanno applaudito, altri come me hanno dissentito. Many applauded. Others, like me, did not agree.
23 Non mi piace che siano stati chiamati in causa la Chiesa e il Papa. It does not please me that the Church and the Pope were drawn into the discussions.
24 Io sto con la Chiesa dei poveri, non con quella blasonata. I am with the Church of poor people, not that that is emblazoned.
25 Ma il Papa non c'azzeccava nulla. But the Pope is not being called into play.
26 Repubblica: Veltroni sostiene che è grazie a personaggi come la Guzzanti se la destra è al potere, anche in Campidoglio. Repubblica: Veltroni says that it is because of people like Guzzanti that the Right is in power, even in Campidoglio {the seat of the City of Rome administration}.
27 Antonio Di Pietro: Se lo pensa davvero lo scriva sui manifesti e li faccia affiggere. Antonio Di Pietro: If he really thinks that, let him write it on posters and get them displayed.
28 Così i cittadini si renderanno conto della mancanza di coraggio nell'accettare e riconoscere le responsabilità della sconfitta. That way the citizens can see the lack of courage in accepting and recognising the responsibility for defeat.
29 Repubblica: Non crede che nei confronti della Carfagna si sia consumato una sorta di rogo di piazza, che siano stati travalicati i limiti, contro una persona peraltro impossibilitata a difendersi da accuse basate solo su pettegolezzi. Repubblica: Don’t you think that in relation to Ms Carfagna there has been a sort of bonfire in the streets, that they went beyond the limits, against a person who is anyway not able to defend herself from accusations based on gossip.
30 Antonio Di Pietro: Il ministro Carfagna in questa situazione è una delle vittime del suo capo di governo, della sua scarsa trasparenza. Antonio Di Pietro: In this situation, Minister Carfagna is one of the victims of her Head of Government, of the lack of transparency.
31 Ad ogni modo, ritengo che quelle cose in quel modo lì non andavano dette. Anyway, I believe that things like that should not have been said in that way.
32 Repubblica: D'accordo. Ma non ritiene di aver contribuito all'innalzamento dei toni?Proprio lei ha parlato di "magnaccia", i suoi hanno parlato di Monica Lewinsky... Repubblica: OK. But don’t you think that you contributed to the raising of the volume? It was you yourself who talked about "magnaccia" {pimp} and it was your people who talked about Monica Lewinsky...
33 Antonio Di Pietro: Ecco, vi interessa solo del gossip.Della sostanza dei fatti non vi frega niente. Sempre lì a parlare della Carfagna. Antonio Di Pietro: There you are, you are just interested in gossip.You aren’t bothered about the real issues. Always talking about Carfagna.
34 Repubblica: Veramente a parlarne, anche in piazza Navona, siete stati voi. Ad ogni modo, Veltroni la invita a scegliere: o Grillo e i suoi "vaffa" o "tornare in un recinto razionale e riformista." Lei cosa sceglie? Repubblica:To be truthful, the one talking of this, even in piazza Navona, was yourself. Veltroni invited you to make a choice: either Grillo and his "vaffa" or"to return to a rational and reformist enclosure". What did you choose?
35 Antonio Di Pietro: Non intendo dissociarmi da piazza Navona, se è questo che mi si chiede. Antonio Di Pietro: I don’t intend disassociating myself from piazza Navona, if this is what is being asked of me.
36 Non ho condiviso alcuni passaggi, come ho detto, ma da qui a criminalizzare gli oratori ce ne corre. I do not share some of the passages as I have said, but there’s a lot of difference between that and criminalizing some of the speakers.
37 Insomma, sto con la piazza. Basically, I stand with the people in the streets.
38 Repubblica: Come pensa di riannodare la trama del dialogo col Pd? Pensa sia ancora possibile? Repubblica: How are you thinking of reconnecting the thread of dialogue with the PD? Do you think it is still possible?
39 Antonio Di Pietro:Quella non era una piazza contro il Pd, ma che si ribellava a Veltroni e al suo attendismo. Antonio Di Pietro: That was not a gathering against the PD, but it was rebelling against Veltroni and his "wait-and-see".
40 Era anche una piazza democratica. It was a democratic gathering.
41 Il leader del Pd, prendendosela con me, se la prende anche con i suoi che erano lì e non erano pochi. The leader of the PD, got angry with me about it, let him take it up with his own people who were there and they were not a small number.
42 Repubblica: Grillo per la verità ha attaccato proprio Veltroni. Repubblica: In fact, to tell the truth, Grillo attacked Veltroni himself.
43 Antonio Di Pietro: Ma chi guida un partito del 33 per cento non deve fare l'altezzoso. Antonio Di Pietro: But the one who is leader of a 33% party must not be haughty.
44 Faccia come me, che ascolto le critiche e cerco sempre di migliorarmi. Let him do like I do. Listen to the criticism and I always try to improve.
45 Repubblica: Non pensa che la manifestazione sia stata un boomerang e che l'opposizione ne sia uscita indebolita? Repubblica: Don’t you think that the demonstration was a boomerang and that the Opposition has been weakened as a result?
46 Antonio Di Pietro: Macché. Antonio Di Pietro: Quite the opposite.
47 Da martedì molti cittadini sanno cosa ha fatto Berlusconi. Because of Tuesday, many citizens know what Berlusconi has done.
48 Il silenzio diventa connivenza. Silence becomes connivance.
49 Ora è il Pd che deve decidere al proprio interno se mantenere il dialogo con chi violenta le istituzioni per fare gli affari suoi e sfuggire ai processi. Now it’s the PD that has to decide internally whether to maintain the dialogue with the one who destroys the institutions to further his own business and to escape from trials.
50 Vorrebbero che facessimo opposizione zitti zitti, piano piano. They would like us to do a silent, silent Opposition a quiet, quiet one.
51 Non ci stiamo. We are not having it.
52 Repubblica: Il compito del capo dello Stato è gravoso, in queste ore. Repubblica: The task of the Head of State is a great burden right now.
53 Non pensa che gli attacchi lo mettano ulteriormente in difficoltà? Don’t you think that attacks put him in further difficulty?.
54 Antonio Di Pietro: Massimo rispetto per l'istituzione e la persona. Antonio Di Pietro: Maximum respect for the institution and for the person.
55 Però non sarebbe una vera democrazia quella in cui al cittadino non fosse consentito dissentire dal Quirinale. However, it would not be a true democracy one in which a citizen is not allowed to have a different opinion from the Quirinale.
56 Noi lo rispetteremo, anche se sosterrà che il lodo Alfano è costituzionale. We respect him, even if he maintains that the lodo Alfano is constitutional.
57 Ma resteremo convinti del contrario. But we will still be convinced of the contrary.
 

 
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