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I SEI NUMERI DI ENGLISH4LIFE

Il numero  1  di English4Life contiene il debutto delle Daisy Stories, Adventures in Temping, la prima puntata di Girl Friday, Penny's Place, We Are United, il fotoromanzo completo Animal Ark e The Free Guide to Moving con annessa intervista. È l'unico numero di English4Life a non disporre di un CD audio allegato (audio che è  però disponibile qui)


Il numero  2  di English4Life contiene la seconda puntata delle Daisy Stories, Adventures in Temping, Girl Friday, Penny's Place, We Are United, il debutto di The Grand Tour e la fantastica sezione Anglorama con articoli su Shrove Tuesday, Another Brick in the Wall, Lessiquiz, Parole in Rima, Internet Tips, Repetita iuvant e tanti altri. Il pratico CD audio comprende inoltre tutte le letture realizzate da speaker madrelingua.


Il numero  3  di English4Life contiene la terza puntata delle Daisy Stories, Adventures in Temping, Girl Friday, Penny's Place, We Are United, la seconda puntata del Grand Tour, il debutto del comicissimo Hotel Albion e la fantastica sezione Anglorama con articoli su April's Fool Day, Dettato foneticoGalleria degli errori, Grammar Pills, Discussion Point e tanti altri. Contiene inoltre in allegato una vera rivista inglese in omaggio, Animals And You. Il pratico CD audio propone come sempre tutte le letture realizzate da speaker madrelingua.


Il numero 4  di English4Life, nel nuovo più pratico formato e con una grafica decisamente migliorata, contiene la quarta puntata delle Daisy Stories, Adventures in Temping, Girl Friday, Penny's Place, We Are United, Grand Tour, Hotel Albion  e la fantastica sezione Anglorama con articoli sul dizionario Macmillan, i fantastici Dialoghi Italiani di Pitresky, Cheese Rolling, Una giornata al car boot sale, Le 500 parole e tanti altri. Il CD audio allegato propone come sempre tutte le letture realizzate da speaker madrelingua.



Il numero  5  di English4Life, nel nuovo più pratico formato e con una grafica decisamente migliorata, contiene la quinta puntata delle Daisy Stories, Adventures in Temping, Girl Friday, Penny's Place, We Are United, Hotel Albion e la fantastica sezione Anglorama con articoli su Tradurre dall'inglese all'americano, Storia di parole, Tutti a Teletubbyland, le UK Charts, Motti, Le risposte di Mr. Word e tanti altri.  Il CD audio allegato propone inoltre tutte le letture realizzate da speaker madrelingua.


Il numero 6  di English4Life, nel nuovo più pratico formato e con una grafica decisamente migliorata, contiene la sesta puntata delle Daisy Stories, Adventures in Temping, Girl Friday, Penny's Place, We Are United, Hotel Albion e la fantastica sezione Anglorama con articoli su Sposarsi all'inglese, I segreti dell'alfabeto fonetico internazionale, L'inglese con le canzoni, le Headlines, Come descrivere il cibo e tanti altri. Il CD audio allegato propone inoltre tutte le letture realizzate da speaker madrelingua.

 

 

 

 

 

 

 

ENGLISH4LIFE, LA RIVISTA
CHE SALVA IL TUO INGLESE!

        Metodo  


Perché English4Life + CD-Audio è chiamata "la rivista salva-inglese"?
Perché è la prima rivista che permette di superare facilmente le due principali difficoltà della lingua inglese: la pronuncia e il linguaggio parlato. Con English4Life+ CD-Audio superare un esame di inglese diventa veramente facilissimo.

Come mai English4Life ha un'efficacia così immediata?
Perché si basa su due invenzioni efficacissime che sono la Pronuncia Guidata e la Traduzione Parola per Parola: queste due innovazioni permettono a chi studia di capire tutto e pronunciare tutto subito e correttamente. Corri subito a leggere un numero della rivista gratuitamente online e capirai il perché!

Quanti numeri di English4Life sono necessari per avere effetti pratici?
Per avere gli effetti pratici desiderati bastano i 6 numeri usciti di English4Life+CD Audio. Pur non essendo articolata come un corso, la collana dei primi 6 numeri di English4Life ha un'efficacia estrema soprattutto se si ha cura di seguire il metodo delle 5 ripetizioni (suggeriamo infatti di ripetere la lettura di ogni risorsa per almeno 5 volte).

La rivista è ancora disponibile?
Sì, la rivista è ancora disponibile. Per maggiori informazioni telefona allo 375-5186291 oppure mandaci una mail all'indirizzo


Scopri il Metodo Casiraghi-Jones nell'intervista ai suoi creatori!

In questa intervista rispondiamo ad alcuni dei principali quesiti che normalmente ci vengono posti in merito al nostro modo di insegnare l'inglese. Il Metodo Casiraghi-Jones è un misto di buon senso e di scientificità perché è radicato nel modo con cui veramente impariamo, è realistico perché non suscita illusioni di un facile apprendimento ma è anche un incoraggiamento a scoprire nello studio di una lingua non solo la fatica di imparare ma anche il piacere di imparare!

1. Il Metodo Casiraghi-Jones si applica esclusivamente allo studio dell'inglese?

No davvero. Si tratta di un metodo applicabile allo studio di tutte le lingue.

2. Qual è la caratteristica principale del metodo?


Più che di un metodo si tratta di un multimetodo. Noi riconosciamo che ogni persona che impara è diversa e che ha il diritto di scegliere fra una molteplicità di sistemi di insegnamento selezionando quello o quelli che fanno più al caso suo.

Casomai, l'originalità sta nel fatto che il nostro metodo tende a rivalutare dei sistemi di apprendimento che lo sviluppo dell'industria educazionale ha completamente dimenticato.

E questo riguarda soprattutto lo studio della lingua inglese dove si è imposto il sistema aberrante di imparare la lingua inglese solo con l'ausilio della lingua inglese, senza cioè alcun ricorso al supporto della lingua madre dell'allievo, il che risulta comodo soprattutto per gli editori di lingua inglese che senza fare la fatica di localizzare i loro prodotti sono in grado di vendere uno stesso libro di testo o metodo in tutto il mondo.

Se poi chi impara l'inglese è obbligato a fare una fatica sovrumana per capire o diventa insegnante-dipendente in quanto non ha uno straccio di traduzione italiana che possa aiutarlo a capire autonomamente, tanto peggio per lui.

3. Dunque il Metodo Casiraghi-Jones si colloca in opposizione ai sistemi già esistenti?

Assolutamente no. Siamo in opposizione al fatto che i metodi esistenti diventino totalizzanti e pretendano di rappresentare l'unica risposta ai bisogni di chi vuole imparare le lingue.

Siamo in opposizione al fatto che si ingessino costantemente le mille possibilità di imparare una lingua riducendola a seguire un libro di testo scritto esclusivamente in inglese.

Ci va bene il metodo dell'insegnare una lingua con la lingua o il crash course più estremo perché riteniamo che ci siano effettivamente dei casi in cui quelli sono i metodi più efficaci e, comunque, rispettiamo sia la libertà di impresa che la libertà di chi studia di scegliere le strutture educative e i metodi didattici che vuole.

Ma siamo convinti che per la maggioranza di chi vuole imparare, il Metodo Casiraghi-Jones rappresenti sicuramente una risposta più umana ed efficace.

4. Ma, dunque, concretamente...?

In concreto, il Metodo Casiraghi-Jones presenta sia una parte teorica che una parte pratica. La parte pratica è la rivista English4Life, oggi sostituita dal servizio English4Life Online.

La prima cosa che si nota è la scelta dei materiali educativi. Invece di articoli di taglio giornalistico o culturale, ci buttiamo su quella che sembrerebbe "letteratura minore", ovvero fumetti e soap operas come Adventures in Temping o An Aussie Backpacker. Per noi non è letteratura "minore" anzi forse non è neppure letteratura o arte. Ma è lingua parlata. Questa è la cosa importante.

Analizzando la realtà italiana si scopre che anche chi sa l'inglese abbastanza bene non conosce per niente l'inglese parlato. Come se imparare una lingua fosse sempre e solamente imparare una lingua scritta.

Noi diciamo invece che chi impara l'inglese deve porsi come obiettivo quello di imparare l'inglese parlato che è "la madre di tutti gli apprendimenti linguistici" per così dire, perché è la lingua con cui si comunicano le emozioni e i sentimenti.

In questo senso, English4Life Online sarà una sorpresa per molti che pensano di sapere l'inglese e che si renderanno ben presto conto di non essere in grado di capire delle cose che per un inglese sono di livello assolutamente elementare ma che, da noi, non si insegnano neppure nei corsi di livello universitario.

5. Ma non è sbagliato partire dallo slang?


Attenzione. Qui non stiamo affatto parlando di slang. Qui stiamo parlando del modo di parlare abituale di tutti gli inglesi, di ciò che rappresenta il bagaglio linguistico ed espressivo comune a tutti i cittadini anglosassoni.

Il linguaggio parlato non c'entra niente con lo slang. Se io in italiano dico: "Questa è una bufala!" oppure "Io non ci sto!" oppure "Ti andrebbe un gelato?", questo non è slang ma normalissimo modo di parlare comune a tutti i cittadini italiani.

Lo slang, invece, è un linguaggio o, più spesso, un gruppo di termini che circola solo entro gruppi limitati della popolazione, che so, i liceali, gli informatici, i criminali... La confusione fra slang e linguaggio parlato ostacola la corretta percezione che il linguaggio parlato deve rappresentare l'obiettivo numero uno dell'insegnamento linguistico.

6. Come mai questa insistenza sull'Inghilterra? E gli Stati Uniti dove li lasciamo?

Anche qui non possiamo non notare una sorta di schizofrenia che permea la società italiana.

Da un lato l'insegnamento scolastico ufficiale è interamente basato sulla lingua inglese come la si parla in Inghilterra. Dall'altro però l'Italia è dominata culturalmente dagli Stati Uniti attraverso film, TV, letteratura, i computer e Internet.

Il risultato è che lo studente italiano impara l'inglese in modo ibrido: pronuncia alcune parole, che ha imparato a scuola, secondo la norma britannica, e altre, che ha imparato strada facendo, secondo la norma americana.

La stessa cosa riguarda il lessico, con continue confusioni e incertezze, in quanto gli standard di riferimento finiscono per essere due: l'inglese parlato in Inghilterra e quello parlato in America.

Ora, secondo noi, bisogna uscire dall'indecisione e riconoscere che esistono due lingue parlate distinte: l'inglese e l'americano. A questo punto spetta all'utente scegliere quale delle due vuole imparare. O, in alternativa, decidere se vuole imparare entrambe, pagando ovviamente lo scotto di questa lodevolissima ambizione sotto forma di maggior tempo e fatica da dedicare all'impresa.

7. Ma voi, per il vostro sito che tipo di inglese avete scelto?

Noi proponiamo prevalentemente l'inglese britannico e infatti scegliamo materiali e riferimenti culturali inglesi pressoché al 100%. Fa eccezione il canale tematico Magic Advanced che, essendo rivolto a un pubblico maggiormente esperto e che ha sostanzialmente solo bisogno di rinfrescare il proprio inglese, rappresenta un mix di inglese internazionale. Ma anche all'interno di quel canale contrassegneremo con una bandierina britannica i testi realizzati in inglese UK!

8. Tornando a English4Life, siamo rimasti molto colpiti dall'idea della doppia traduzione. Ce la potete spiegare?

Uno dei principi teorici del nostro metodo è che si deve minimizzare la frustrazione nell'apprendimento. Imparare una lingua è una cosa lunga e complessa e non è giusto renderla ancora più lunga e complessa creando ad arte - o involontariamente - degli ostacoli. Alla ricerca di un termine per stigmatizzare questo comportamento pro-frustrazione tipico di una certa impostazione scolastica, ci è venuta in mente l'espressione "diniego di traduzione".

9. Cosa significa “diniego di traduzione”? Sembra una cosa brutta...

Negare la traduzione quando si presenta un testo inglese, ovvero darla solo in percentuali minime (l'uno per cento delle parole) o magari darla ma solo alla pagina successiva in modo da renderne scomoda la consultazione sono altrettanti esempi di un atteggiamento produttivo di frustrazione in chi deve imparare. Ed in particolare di quella terribile frustrazione che consegue al fatto di non capire subito!

Questa frustrazione è il nemico numero uno di chi sta imparando e dovrebbe essere bandita per sempre da ogni contesto educativo. Per tornare a English4Life Online, la cosa che farà sensazione sarà sicuramente la disponibilità della traduzione integrale in lingua italiana di tutti i materiali presentati.

Addirittura, la traduzione è quasi sempre duplice: da un lato quella in buon italiano e dall'altro quella letterale, che permette di capire fino in fondo le differenze tra la lingua madre di chi impara, nel nostro caso l'italiano, e la lingua da imparare, in questo caso l'inglese.

10. Avete anche coniato il concetto di "metodo differenziale"...

Sì, parliamo di metodo differenziale, di traduzione differenziale, di sensibilità differenziale e anche di dizionario differenziale.

Prendiamo la lingua inglese. Se io sono giapponese o se sono italiano, le difficoltà nell'impararla saranno diverse. Quelle che infatti si fa fatica ad imparare sono le differenze tra la lingua di partenza e la lingua di arrivo. Differenze massime nel caso del giapponese (che non a caso sono dei parlatori di inglese ben peggiori degli italiani), differenze minori nel caso dell'italiano.

Queste differenze esistono a qualsiasi livello linguistico ma spesso non ce ne rendiamo conto e non diventano mai parte del nostro patrimonio linguistico. Se io dico in italiano "ho fame", in inglese devo dire invece "io sono affamato".

La mancanza di attenzione verso la differenzialità tra le lingue fa sì che gli italiani, per esempio, parlino una sorta di inglese tradotto dall'italiano in modo meccanico anziché adottare le espressioni che un inglese vero userebbe nello stesso contesto. Questo perché nessuno li ha mai resi consapevoli della differenzialità esistente fra le due lingue.

La doppia traduzione, come l'abbiamo implementata in English4Life Online, sensibilizza chi impara a riconoscere subito e a studiare le differenze con cui la lingua italiana e la lingua inglese esprimono uno stesso concetto.

In altre parole: chi studia una lingua pensa di solito che tutto sia uguale e che ci siano, poi, anche alcune diversità. La realtà invece è che tutto è diverso e che, poi, ci sono anche alcune cose uguali!

11. Ma l'accento su tutta questa diversità non può finire per scoraggiare chi studia?


Chi sta studiando una lingua, per questo stesso fatto, è già abituato a incontrare lo scoraggiamento e la frustrazione, e il Metodo Casiraghi-Jones non c'entra per niente. La frustrazione è un qualcosa di assolutamente inerente allo studio di qualsiasi lingua e la ragione di ciò non è difficile da capire.

Chi ha deciso di imparare una lingua, vorrebbe ovviamente acquisirla nel tempo più veloce possibile ma, con le lingue, nessuno è mai in grado di sapere né quanto tempo ci vorrà né tantomeno di individuare delle tappe intermedie precise, che permetterebbero di dire: "Ok, sono a metà strada", "Ok, mi manca ancora questo o quest'altro e poi avrò finito."

Questo aspetto dello studio delle lingue non viene mai affrontato perché l'industria dell'insegnamento ne è terrorizzata. Ma per il Metodo Casiraghi-Jones è fin troppo ovvio che quando si insegna una lingua ci si debba occupare anche di questi aspetti psicologici perché sono assolutamente essenziali.

Un metodo che non tenga conto delle difficoltà reali di chi impara è votato alla sconfitta o all'insincerità.

Chi studia, come chi lavora, ha diritto a sapere esattamente che cosa lo aspetta quando inizia una determinata attività. Deve poter fare i propri piani esistenziali ma anche i propri piani economici, sapere che cosa dovrà spendere e sapere anche quale potrà essere il ritorno di questo investimento.

12. E che ritorno c'è secondo voi dall'insegnamento di una lingua?

Per noi è chiaro che il ritorno c'è sempre: imparare un'altra lingua è, fra tutte le esperienze umane, una delle più belle e positive. È un arricchimento della propria persona, un avvicinamento all'altro e al diverso e, in più, una carta fondamentale per migliorare le proprie condizioni di lavoro e per occupare posizioni di maggiore responsabilità.

Dunque, motivi per imparare le lingue a dovere ce ne sono a bizzeffe. E non è il caso di creare una pseudo-motivazione con i falsi argomenti del "è facile", "in pochi mesi parlerai inglese" eccetera.

Una volta che qualcuno ha deciso di imparare l'inglese, le uniche questioni che contano sono come arrivare alla meta nel modo più facile, più divertente, più efficace e meno dispendioso in termini economici. Se questo poi comporta tre mesi di studio o dieci anni, dipenderà da molti fattori...

13. Quali?

Non stiamo facendo un discorso scientifico. Diciamo che al primo posto sta sicuramente la motivazione, quella molla interiore che ti mette al riparo dalla frustrazione e dalle inevitabili fatiche dello studio di una lingua.

14. Be', la motivazione uno non se la può dare...

Secondo noi non è così. La motivazione è un elemento che si può benissimo coltivare anche se i sistemi prevalenti non brillano certo per aver dato alla motivazione il posto centrale che le spetta nello studio delle lingue. Creando più motivazione, saremmo in grado di ridurre del 50% le difficoltà e il tempo di apprendimento di una lingua!

15. Oltre alla motivazione, quali altri fattori sono rilevanti?

Innanzitutto va citata l'esperienza linguistica precedente ossia se si sono già studiate altre lingue o l'inglese stesso oppure se si parte da zero, in modo ingenuo e senza avere la minima idea di cosa significhi apprendere una lingua.

Conoscere già qualcosa di inglese è di solito un bene, anche se non va sottovalutato il rischio di aver acquisito delle cattive abitudini linguistiche (per esempio, una cattiva pronuncia): in questo caso, ci sarà allora la difficoltà supplementare di dover anche sradicare queste cattive abitudini.

Al terzo posto troviamo un fattore personale che si esprime nella differenza tra chi impara una parola dopo averla letta una sola volta e chi la impara dopo averla letta cinque o dieci volte. La cosa essenziale da ricordare a questo proposito è che chiunque, sia chi è benedetto da una particolare capacità di memorizzazione, sia chi è apparentemente meno favorito e ci mette più tempo o fa più fatica (la maggioranza di noi, scrivente incluso) può arrivare alla meta. Il principio è: se hai imparato la tua lingua (nel nostro caso, l'italiano), puoi anche imparare qualunque altra lingua!

Fondamentali sono poi le risorse di studio disponibili in termini sia qualitativi che quantitativi (vocabolari, metodi, libri, riviste, CD-Rom, Internet, TV satellitare, televideo, corsi, scuole) e la disponibilità o meno di risorse finanziarie che ci permettano di scegliere liberamente le migliori risorse a prescindere dal loro costo (caso che ovviamente riguarderà una minoranza fortunata).

Ma sopra tutto, ed è il fattore più banale, ma anche più sovente trascurato, dobbiamo parlare dell'elemento tempo. Il successo nello studio di una lingua è infatti direttamente proporzionale al numero di ore di studio o di esposizione alla lingua.

16. L'esposizione alla lingua è per il Metodo Casiraghi-Jones un concetto centrale...

Certo. È uno dei nostri concetti fondanti. L'idea è che chi impara una lingua, nel nostro caso l'inglese, dovrebbe cominciare un gioco di simulazione in cui tutto il suo normale ambiente italiano viene gradualmente esposto alla lingua inglese.

Come? Acquistando il Times invece di un quotidiano italiano, guardando Sky News piuttosto che Rai 1, ascoltando alla radio BBC1 piuttosto che un’emittente locale, vedendosi i film in DVD in versione originale anziché la videocassetta in italiano, scrivendo a un pen-pal o chattando con coetanei su un sito internet inglese anziché su un sito italiano.

Esporsi alla lingua significa approfittare di ogni momento e di ogni occasione per cercare di stare in contatto con la lingua che si vuole imparare.

L'esposizione alla lingua è un concetto fondamentale anche da un altro punto di vista: esprime infatti il convincimento che esponendosi alla lingua in modo ripetuto e con gli opportuni strumenti di supporto (come le traduzioni) sia possibile imparare la lingua stessa più rapidamente e quasi azzerando la fatica.

Questa è la vera scommessa per noi: creare un metodo di insegnamento linguistico che comporti frustrazione zero e fatica zero. Per la rivista English4Live avevamo creato appositamente un metodo di rilettura passiva che permette di sperimentare i benefici dell'esposizione ripetuta alla lingua.

Per quanto riguarda il sito English4Life Online ci piacerebbe poter riproporre la stessa cosa ma in modo informatico così che il nostro utente, ogni volta che si colleghi a una determinata risorsa didattica, possa subito rendersi subito di quante volte l'ha studiata e in quali date l'ha studiata.

17. Sì, consigliate addirittura di rileggere ogni pagina della rivista ben cinque volte. Ma che tecnica di lettura è? Ce lo potete spiegare?

È una tecnica di lettura passiva (=esposizione alla lingua) in cui si legge prima la traduzione italiana di un testo e poi l'originale inglese badando solo a capire quale parola corrisponde a quale, senza alcuno sforzo di ritenzione mnemonica.

Sulla rivista English4Life, dopo aver letto la prima volta il testo in questo modo, si barrava la casella inserita sulla pagina in corrispondenza del numero uno e si passava ad un altro testo.

Una volta terminati tutti i testi della rivista, avendo sempre avuto cura di barrare la casella numero uno, si poteva poi ritornare ai testi già letti in precedenza per una seconda lettura (e questa volta si barrava la casella numero due) e così via fino alla quinta lettura.

A questo punto si procedeva a leggere il testo nell'originale inglese scoprendo, con tutta probabilità, di essere in grado di capirlo perfettamente.

È chiaro che questa tecnica è da consigliare soprattutto a chi inizia... ma permette di ottenere dei risultati stupefacenti per velocità ed efficacia.

18. Una tecnica in cui è applicato proprio il concetto di esposizione alla lingua...

Certo. E data l'importanza di questo concetto, consentiteci di spiegarlo ancora una volta ma in termini ancora più pratici. Con un esempio.

La prima volta che gli italiani hanno sentito le parole squatter o la parola inciucio, probabilmente non sono riusciti a memorizzarle.

A furia di sentirle ripetere, però, ci sono entrate in testa: qualcuno di noi le avrà memorizzate già a partire dalla seconda volta che le sentiva, qualcun altro dalla terza o dalla quarta volta ma, alla fine, tutti noi le abbiamo imparate.

E attenzione, le abbiamo imparate senza fare alcuna fatica, senza aver mai dovuto dire a noi stessi: "Ora devo imparare il significato di squatter e inciucio". La semplice esposizione ripetuta a queste parole in tempi ed occasioni diverse ha automaticamente fatto sì che il nostro cervello creasse un'associazione permanente tra queste parole e il loro significato.

Questo è il concetto centrale dell'apprendimento delle lingue. A fronte del pregiudizio imperante secondo il quale "bisogna essere predisposti allo studio delle lingue" bisogna far presente che l'essere umano è congenitamente PREDISPOSTO alle lingue. Non esiste essere umano che non sia predisposto allo studio delle lingue.

La prova? Il fatto che tutti noi, di lingue ne impariamo almeno una: la nostra lingua, quella che per noi è la lingua madre. E la impariamo senza bisogno di regole o di grammatica in virtù del solo fatto che il nostro cervello, essendo esposto alla lingua ripetutamente e in contesti uguali, si mette automaticamente a costruire pezzi di lingua, a registrare regole e regolarità, a ricreare nella nostra mente la complessa architettura del linguaggio.

Questa è la grande e banale verità dello studio delle lingue. Capire questo punto, significa aver già capito quasi tutto il Metodo Casiraghi-Jones. Perché il resto è solo una conseguenza.

E ora ascolta che cosa hanno da dire i lettori di English4Life!

Carissimi signori Casiraghi e Jones, volevo soltanto ringraziarvi per la vostra splendida rivista. Finalmente qualcuno che capisce davvero i problemi di chi vuole davvero imparare l'inglese. Grazie davvero, continuate così. Ho comprato la rivista e continuerò a comprarla, è eccezionale, con le due traduzioni e con i fumetti. Grazie, grazie, è un metodo fantastico.
Alberto S.


Sono un edicolante della provincia di Cagliari. La vostra rivista è veramente formidabile. E' ciò che avrei voluto alcuni anni fa quando sono stato in Inghilterra a studiare l'inglese.
Massimiliano A.


Dear Mr Casiraghi, I'm a Ministry-appointed teacher trainer, a freelance consultant specializing in the Extracurricular Teaching/Learning of English as a Foreign Language and Special Education Needs. I teach, train teachers, write materials, manage projects and carry out refresher courses for schools in Italy. I bought your magazine and found it really something. I told my colleagues about "English 4 Life". Congratulations!  
Alessandro L.


Buongiorno, innanzi tutto volevo complimentarmi per la vostra rivista, l'ho trovata molto bella e utile anche per un principiante come me.  
Michele F.


Ho acquistato il numero di English4Life e vi devo dire che state facendo una cosa veramente stupenda. Mi sono subito entusiasmato. E non sono un ventenne ma un 62enne e di inglese ne ho macinato tantissimo. My compliments.  
Rolando D


È una vita che cerco di imparare l'inglese, ho fatto anche tutti i livelli del ** institute ma non sono riuscito a migliorare di molto il mio inglese, con il vostro metodo sono sicuro che ci riuscirò. Abito a Cusano Milanino e vi farò una pubblicità sfrenata perchè ve lo meritate.
Boris


Vorrei innanzitutto complimentarmi con voi tutti perché ho trovato nella vostra rivista uno strumento per rinvigorire il mio inglese un po' arrugginito.
Barbara C.


Ho appena acquistato la vostra rivista. La mia prima impressione è molto buona. Desidero farvi i miei complimenti per l'ottima idea della pronuncia guidata e della traduzione studio. Evidentemente avete compreso bene quali sono i problemi di chi studia una lingua straniera. Utilissimi i suggerimenti della rubrica "HELP".
Le domande sono interessanti, così come le risposte (es. sulla pronuncia degli insegnanti italiani). Fa inoltre piacere leggere che i problemi sono comuni a molti altri lettori (es. comprensione con i madrelingua). Interessanti anche le "Segnalazioni utili". Una rivista veramente ricca di suggerimenti.
 
Mauro F.


Sono un medico che ha appena iniziato a studiare l'inglese di cui non posso più fare a meno (ho studiato francese). Sabato ho visto la vostra pubblicità sulla prima pagina del "Corriere della sera" e mi sono affrettato a comprare il n°1 di "English 4 Life",che mi ha entusiasmato: COMPLIMENTI!  
Domenico M.


Mi complimento col Vostro lavoro. Mi sembra una rivista completa: con consigli vari, tips e fumetti per rendere più gradevole la lettura. La storia a fumetti è interessante tanto quanto quella a fotoromanzo. Sono utilissimi i vocaboli scritti così come si pronunciano. Anche io quando ascolto una parola mi scrivo la relativa pronuncia. E' veramente utile e credo che anche a scuola bisognerebbe adottare tale metodo. Nella rivista vedere il testo tradotto completamente permette di verificare la pronuncia non solo di quelle parole di cui si è già sicuri ma anche di quelle su cui si hanno incertezze o che non si conoscono addirittura. E' interessante anche la parte dedicata a situazioni reali inglesi come per esempio fare un trasloco in Inghilterra. Ecco, è utile e stimolante avere la conoscenza della vita inglese nei suoi vari aspetti quotidiani.
Mi fa sentire un po' in Inghilterra e magari preparata se dovessi andarci. 

Elena R.


Complimenti per la rivista English 4 Life! Un'autentica rivoluzione il vostro metodo CJ per la pronuncia. Sono un insegnante di matematica. Buon lavoro Marco G.


La vostra rivista è straordinaria, ho già  imparato un sacco di cose... Fate in fretta con il tedesco, mi raccomando!! Complimenti davvero.  Laura


Ho comprato il primo numero della vostra rivista e l'ho trovata eccezionale. Francesco


Salve, ho comprato il primo numero della vostra rivista e sono assolutamente entusiasta, complimenti!!  
Carolina I.


Complimenti per la rivista l'ho comprata stamattina, sono venuta a sapere della sua esistenza grazie a un passaparola tra amiche. Ho già detto al mio giornalaio di fiducia di tenermi da parte anche i successivi numeri! Non voglio rischiare di restare senza!   Arianna


Complimenti per la rivista, che riesce bene anche a differenziarsi da altre analoghe. Un solo suggerimento, inserite anche qualche breve notazione di grammatica o dedicate mezza paginetta alla grammatica.  
Stefano


Con piacere ho accolto la notizia dell'uscita della vs. rivista e ne ho molto apprezzato il contenuto quando l'ho acquistata. Non avevo più seguito una rivista di lingua inglese da tanto tempo: ero un affezionato lettore di "Le lingue del mondo" della Valmartina.  Salvatore



Finalmente ho comprato la vostra rivista.Devo dire che la trovo interessante e innovativa.Un in bocca al lupo perché la rivista abbia un grande successo e aiuti chi come me vuole una volta per tutte trovare un metodo che riesca a farle parlare un inglese decente senza doversi necessariamente trasferire in Inghilterra. ll più grande augurio che vi possa fare per questo inizio di anno è di crescere bene, insieme a me e a tutti quelli che credono in voi.  Monica

Ho acquistato la vostra rivista e ne sono rimasto soddisfatto, per cui penso che continuerò a farlo.  
Daniele

 
Ehi, salve a tutti, ho acquistato la vostra rivista e veramente sono rimasta soddisfatta della vostra metodologia. I miei sinceri complimenti. Io sono una laureanda in Lingue e Letterature straniere e ho iniziato a debuttare come "Insegnante" e questo metodo, che avevo già provato a realizzare su consiglio di una mia amica, devo dire che ha dato ottimi risultati evitando lungaggini e noie dovute al peso dellla grammatica. Buon lavoro.  
Elena

 
Vi scrivo semplicemente per complimentarmi con voi per la stupenda rivista, che ho appena finito di leggere. Io ho il diploma di liceo linguistico ed un grandissimo amore per questa lingua; sono quindi sempre molto interessata a riviste e corsi fai da te , che permettono di tenere sempre la mente in "allenamento". Ne ho provate tantissimi di questi corsi e riviste, quindi da grande esperta del settore mi complimento con voi perchè la VS è senza dubbio la migliore, così innovativa e immediata. Credo di aver imparato più cose oggi con la VS rivista che con un'intera collezione di "L' nglese per tutti". Continuate cosi' e, se vi serve una collaboratrice con una buona conoscenza della lingua e tanta passione....io ci sono!   Beatrice B.
 
Ho acquistato il primo numero della vostra rivista e l'ho trovato molto interessante. Credo proprio che in futuro continuerò ad acquistarla per poter migliorare il mio inglese.  Silvana P.
 
Ho studiato l'inglese a scuola e poi ho cercato di migliorarlo con vari sistemi: corsi tradizionali, videocassette in lingua originale, corsi a dispense... Lo studio dell'inglese ( e delle lingue in generale) mi interessa e cerco sempre di dedicarci un po' di tempo. Ho comprato la rivista trovandola molto interessante. Il Vs. metodo si basa su concetti semplici ma originali ed innovativi. Non credo che esista un metodo "miracoloso" per imparare l'inglese ma il  metodo Casiraghi-Jones potrebbe essere di grande aiuto e voglio metterlo alla prova. Continuerò a seguirvi e vi farò sapere i miei progressi.  Stefano B.
 
Era tempo che cercavo un metodo molto pratico per migliorare il mio inglese. Andrea C.

Gentile redazione, complimentiper il vostro metodo così innovativo.Gradirei sapere se è possibile trovare la vostra rivista per imparare il tedesco. Domenico


Ho una conoscenza della lingua inglese a livello intermedio. Ho trovato la vostra pubblicazione molto interessante e ben fatta. Certamente si distingue e di parecchio da altre pubblicazioni del settore. Ciò che mi ha più colpito della rivista è il fatto di poter finalmente leggere testi in "spoken english" con a fianco la pronuncia e la doppia traduzione in italiano (molto utile e ben fatta). Con la presente, pertanto, faccio agli ideatori della rivista i miei complimenti e l'augurio di "in bocca in lupo" per il futuro.  Andrea G.


Oggi ho aquistato in edicola "ENGLISH 4 LIFE". A prima vista mi sembra una rivista strutturata molto bene che certamente mi consentirà di migliorare il mio inglese. Vorrei sapere se avete in mente di fare qualcosa di analogo anche per il tedesco o se conoscete una rivista altrettanto valida per questa lingua. Massimiliano B.


Ho appena acquistato la Vs. rivista e ne sono entusiasta. Stefano


Complimenti per la rivista che tratta un modo di imparare l'inglese che al momento in Italia non era conosciuto.
Emiliano



Cara Redazione, ho trovato molto interessante la Vostra proposta editoriale e l'approccio del metodo Casiraghi-Jones, che mi ha ridato motivazioni in parte sopite, per questo Vi ringrazio. Gabriele G.
 
Gentile direzione, ho letto con interesse la vostra rivista e l'ho trovata molto interessante. Specialmente la parte in cui usate i fumetti; un mezzo comunicativo, a mio avviso, molto incisivo. Riccardo R.
 
Ho comprato la vostra rivista e devo dire che mi piace molto... Spero che la vostra rivista abbia molto successo e che questo vi possa permettere di pubblicarne di simili anche su altre lingue....che ne direste dello spagnolo? Erica B.
 
Ho visto la pubblicità della vostra rivista sul Messaggero ed ho deciso di acquistarla. L'ho trovata molto interessante e diversa dalle solite riviste sull'argomento. Penso proprio che continuerò ad acquistarla! Spero che questo vs. nuovo metodo venga applicato anche per la lingua spagnola! Arrivederci. Daniela C.
 
Bravi! Geniali e semplici! Armando
 
Volevo innanzitutto farVi i complimenti per la rivista che ho da poco acquistato (la ritengo uno strumento assai utile per chi intende studiare l'inglese in maniera più piacevole) e chiedervi se la pubblicazione avrà cadenza mensile o settimanale, quanto costa abbonarsi e fra quanto tempo pensate che uscirà anche la versione in tedesco. Francesco M.
 
Spett.le Casiraghi Jones Publishing S.r.l., in questi giorni, incuriosito dalla Vs. pubblicità sulla Repubblica, ho deciso di acquistare "English 4 Life. Complimenti!!!!! Credo che sia un'ottima iniziativa per rinfrescare l'inglese e per rafforzare termini persi per strada!  Massimiliano R.
 
Salve a tutti, sono Marco e ho 15 anni. Facendo il classico ho studiato inglese solo i primi due anni, e non mi piaceva neanche poi tanto, quando quest'estate, per motivi personali (Harry Potter) mi sono messo a leggere quattro libri in inglese, e credo di essere abbastanza migliorato in questa lingua. Ho appena comprato il vostro giornale, ed è davvero bellissimo! Per dirvi se è efficace dovrei ancora aspettare un po', ma credo proprio che lo sia! Continuate così...spero che abbia una lunga vita...ci risentiamo!   Marco

Dopo aver provato vari istituti di Roma ed una scuola militare, trovo che il vostro sistema di  apprendimento (per me di miglioramento e ripasso) sia veramente utile. BRAVI!!  Luca


 
Ho acquistato e letto la vostra rivista, l'ho molto apprezzata. Mi servirà a mantenere l'inglese. Matilde F.

Complimenti per la vostra rivista. E' meravigliosa, utile e ben costruita. Mi piace e la ritengo indispensabile per un buon apprendimento. Ottima la traduzione letterale convertita poi in buon italiano; mi piace così, anche se a volte la frase inglese sembra senza senso; ci insegna a capire meglio le differenze tra le due lingue.
Maria Carmen


 
Complimenti per la rivista! E' fatta molto bene ed è utilissima!! Si vede che ci mettete tanta competenza, esperienza, passione! Continuerò a comprarla. Giuseppe D.
 
Your magazine's really interesting, I do not think any comics in English have ever appeared in Italy before. Personally, I prefer to read books, especially detective stories, from which you can also learn quite a fair amount of slang. However, keep up the good work, and many wishes of a prompt success for the original initiative of your magazine. P.s. How about repeating the experiment with other languages?  
Piergiorgio S.

 
Casualmente sono andato in edicola è ho visto la vostra rivista, sfogliandola ho subito capito che non era la solita rivista per chi sa già molto. Finalmente è arrivata l'ora per imparare senza troppa fatica e noia. Io insegno presso una scuola di Novara per costruttori aeronautici (aerodinamica e meccanica del volo), chissà se un giorno potrò vedere sulla vostra rivista anche una pagina o due dedicata alle microlingue (l'inglese aeronautico è fondamentale per gli allievi della mia scuola). Mi piacerebbe iscrivermi al vostro club CJ.  Farò vedere la vostra rivista a qualche mia collega di inglese credo proprio che sia un modo nuovo e divertente per imparare.
 
Ieri ho acquistato per caso la vostra nuova rivista, ad un primo impatto mi sembra molto valida. Poi devo dire che era da tempo che cercavo senza successo, dei file audio con la relativa trascrizione, quindi sono stato molto contento di averli trovati nel vostro sito. Credo che diventerò un vostro fedele lettore. Complimenti per l'iniziativa !!!!   
Maurizio C.

 
Sono una ragazza di Roma ed ho 30 anni. Ho studiato per ben 7 anni l'inglese in un istituto tecnico per il turismo della mia città. Come tante persone che vi hanno scritto, ho provato a rispolverare il mio inglese con audiocassette e altre cose del genere ma senza grande successo perché molto noiose. Ho acquistato la vostra rivista e mi sono accorta che la lingua che proponete, e cioè quella parlata, è molto lontana da quella che per lungo tempo ho parlato. All'inizio ero un po' scettica, ma adesso, nonostante non abbia finito di leggere la vostra rivista, non vedo l'ora che esca il n. 2. Well done, lads!
Carla P.


Grazie alla vostra rivista ho imparato moltissime nuove parole e forme idiomatiche.Complimenti per il metodo di traduzione letterale proprio di queste forme, proprio perché è interessante capire come si passa da una traduzione all'altra e, con l'associazione, fissare nella mente tali espressioni. 

Roberta F.
 

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GIRL FRIDAY a pag. 8   Vai al file PDF!
Girl Friday Una storia ambientata in un’agenzia di pubblicità con le caratteristiche di una mini-soap opera. Del tutto priva di slang, offre un altissimo tasso di termini utili, anche di business. Presentiamo il fumetto originale uscito in Inghilterra corredato da: Traduzione Normale, Traduzione Studio e Pronuncia Guidata.
Letto da Crystal Jones
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ANIMAL ARK a pag. 18   Vai al file PDF!
Una storia in 4 pagine che offre una meravigliosa introduzione all’Inghilterra meno nota, quella delle vaste campagne, dell’amore per gli animali e dell’interesse per le attività benefiche. Il linguaggio è assolutamente familiare, con espressioni di base che andrebbero tutte memorizzate. Presentiamo il fumetto originale uscito in Inghilterra corredato da: Traduzione Normale, Traduzione Studio e Pronuncia Guidata.
Letto da Crystal Jones
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DAISY STORIES - NIGHT WATCH a pag. 30   Vai al file PDF!
Crystal Jones ci presenta il primo racconto dedicato alla detective privata Daisy Hamilton e al suo particolare mondo fatto di indagini grandi e piccole. In questo primo intervento, Daisy si occupa del caso della sua amica Pam, ossessionata da un marito violento. L’inglese utilizzato è di tipo narrativo ma estremamente essenziale. Night Watch è corredato da Traduzione Studio e Pronuncia Guidata. 
Letto dall'autrice Crystal Jones
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PENNY'S PLACE a pag. 34     Vai al file PDF!
Penny’s Place
Una storia che si sviluppa a puntate in un ambiente familiare. Protagonista è una ragazza, la sua famiglia, le sue amicizie, i suoi problemi quotidiani. Il tipo di linguaggio è la conversazione di ogni giorno, ricca di espressioni utili e quasi del tutto priva di slang. Presentiamo il fumetto originale uscito in Inghilterra corredato da: Traduzione Normale, Traduzione Studio e Pronuncia Guidata.
Letto da Crystal Jones
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ADVENTURES IN TEMPING a pag. 42   Vai al file PDF! 
La prima puntata di una soap opera da noi commissionata a Sarah Ferrara e ambientata nel mondo dell’ufficio in modo da permettervi di “fare il pieno” di termininologia utile. La presentiamo corredata da Traduzione Studio e Pronuncia Guidata.
Letto dall'autrice Sarah Ferrara
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UNITED a pag. 44   Vai al file PDF!
We Are United  Un fumetto a puntate per appassionati di calcio che contrasta rispetto al precedente per l’uso di una terminologia più tecnica e per la presenza di alcune parole slang. Presentiamo il fumetto originale uscito in Inghilterra corredato da: Traduzione Normale, Traduzione Studio e Pronuncia Guidata.
Letto da Crystal Jones
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GUIDA AI TRASLOCHI a pagg. 48-51   Vai al file PDF!
The Free Guide to Moving + Intervista a Janice Milner
È un testo che pubblichiamo su licenza della ditta Moves, specializzata in traslochi, e che offre una utilissima guida ai traslochi made in UK. Doppiamente utile, perché oltre a darci delle dritte che potrebbero essere utili anche per noi in Italia, fornisce una serie infinita di termini utili, spesso difficilmente reperibili anche nei vocabolari più accreditati.
Corredato di Traduzione Studio e Pronuncia Guidata.

Audio articolo letto da Crystal Jones
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Audio intervista letto da Sarah Ferrara
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INTERVISTA SUL METODO CASIRAGHI-JONES  Vai al file PDF!
LA PRIMA DI COPERTINA   Vai al file PDF!
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L'INTRODUZIONE   Vai al file PDF!
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