Storia dell'Inghilterra
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La storia dell'Inghilterra, in quanto unione del popolo Anglo-sassone, nel 449, quando gli anglosassoni invasero le sponde della cosiddetta Britannia. Questo popolo giunse pochi anni dopo la fine della colonizzazione romana, che avvenne nel 409. Essi misero in fuga i celti, antichi abitanti dell'isola, spingendoli verso l'attuale Galles. Gli anglosassoni chiamarono quest'isola Angleland, ovverosia "Terra degli Angli", che in seguito diventerà England.
Gli anglosassoni
Tra il V e il VI secolo non abbiamo grandi notizie della storia inglese. Le poche notizie ci vengono dal De excidio et conquestu Britanniae, un'opera storiografica del cronista Gildas, vissuto nel VI secolo, dalle vite dei santi, dallo studio dei toponimi e delle opere poetiche, e dai ritrovamenti archeologici. Come in precedenza i romani, anche i britannici assoldarono mercenari germanici per difendersi dalle bellicose tribù del Nord. Successivamente, i mercenari sassoni si ribellarono e iniziarono un processo graduale d'insediamento che culminò nel VII secolo con l'eliminazione della classe politica dominante e l'avvio di una serie di regni germanici in tutta l'isola. Gli invasori erano angli, sassoni, franchi, iuti e [frisoni]], popolazioni che avevano tradizioni simili e che pian piano si fusero in un solo gruppo, che prese il nome di anglosassoni.
Nel VII secolo i regni germanici comprendevano la Northumbria, la Bernicia, la Deira, il Lindsey, la Mercia, l'Anglia Orientale, l'Essex, il Wessex, il Sussex e il Kent. Erano regni turbolenti, ma si distingevano per una forte monarchia, un uso delle leggi basato sul guidrigildo. Gli anglosassoni praticavano culti Politeistici, non avevano una cultura scritta e vivevano di allevamento, caccia e agricoltura.
La diffusione del Cristianesimo
Nei 2 secoli successivi, gli avvenimenti più importanti furono l'unificazione politica e l'avvento del Cristianesimo. Nel 596 il papa Gregorio Magno inviò nel Kent un gruppo di missionari a cui capo vi era Agostino, un monaco. Il gruppo venne accolto favorevolmente dal re Etelberto, il quale si convertì. I regni del sud dell'Inghilterra divennero cristiani e Agostino fu il primo vescovo di Canterbury. In questo periodo il cosiddetto cristianesimo "romano" incontrò il cristianesimo "celtico-irlandese", predicato da San Colombano in Scozia e successivamente da Sant'Aidano in Northumbria, che fondò nel 635 un monastero presso Lindisfarne. Al sinodo di Whitby, Owsy, re della Northumbria, scelse la religione cristiana romana e si convertì; Teodoro di Tarso, divenuto arcivescovo di Canterbury nel 668, istituì numerose diocesi e organizzò in maniera basilare la Chiesa in Inghilterra. L'incontro tra la cultura celtica e la latina generò una notevole serie di libri, in particolare in Northumbria, da dove venivano pensatori come San Beda il Venerabile e Alcuino di York