Aston Martin
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La Aston Martin nacque nel 1913 come Bamford & Martin dal nome dei due fondatori e cominciò a produrre varie auto dalle prestazioni molto elevate fin dal 1915. Il suo nome attuale, ovvero Aston Martin Ltd risale invece al 1926.
Questa casa automobilistica non ha mai raggiunto grandi dimensioni e ancora oggi produce auto con lavorazione a mano. Ultimamente la casa, caduta in decadenza negli ultimi anni, ha risollevato le sue sorti facendosi pubblicità nell'ultimo film di James Bond Agente 007 - La morte può attendere nella quale il famoso agente segreto utilizza al posto della famosa e celebre DB5 la Vanquish, attualmente la più costosa auto del gruppo. L'ultimo modello comparso sul mercato è la DB9 che, per le sue dimensioni (e prezzi) è sicuramente la piccola sorella della Vanquish. La casa sta per introdurre sul mercato anche una nuova versione della DB7 che è stata resa più dolce nelle linee e simile alla DB9.
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Storia
I primi anni della casa furono molto tribolati sotto il punto di vista economico, innanzitutto per la presenza della prima guerra mondiale che impedì una regolare produzione del loro primo modello risalente al 1915. Al termine del conflitto la fabbrica venne rifondata, sempre a Kensington e nel 1922 presentò i primi modelli destinati alle competizioni automobilistiche. Nel 1924 iniziarono i primi dissesti economici che portarono alla dichiarazione di bancarotta, situazione ripetutasi una seconda volta anche nel 1925.
Alcuni investitori decisero di innestare nuovi capitali nella società spostandone la sede nei dintorni di Londra e, grazie all'arrivo di nuovi progettisti, riprese la produzione di modelli destinati alle competizioni e, dal 1936, la costruzione di autoveicoli destinati alla normale circolazione in piccola serie. All'inizio della seconda guerra mondiale quando la produzione venne sospesa in favore della costruzione di parti per aeroplani, i pezzi immessi sul mercato erano all'incirca 700.
La ripresa produttiva del dopoguerra iniziò con l'acquisto dell'azienda da parte dell'imprenditore David Brown che per 20.000 £ ne prese il controllo, unendola l'anno successivo alla Lagonda, altra marca inglese di pregio ma in difficoltà economiche.
Dal 1950 cominciarono ad essere presentati i modelli che fecero la storia del marchio, riconoscibili dall'iniziale DB in onore del proprietario. I modelli che fecero conoscere la Aston Martin in tutto il mondo furono certamente le DB4 e DB5, quest'ultima immortalata nei film di James Bond. La sigla iniziale DB distinse tutti i modelli della casa fino al 1972 quando iniziò anche la serie Vantage.
Dopo aver contribuito al risanamento finanziario dell'azienda Brown decise di cederla nel 1972, al momento del suo massimo splendore, ad altri investitori. Per alcuni anni la proprietà passò di mano in mano per approdare nel 1986 alla Ford che ne detiene ancor oggi la maggioranza azionaria.
Il successo della casa si misurava in ogni caso sempre su piccoli numeri di vetture prodotte avendo prodotto nel ventennio 1968-1988 approssimativamente 5.000 pezzi.
L'ingresso del colosso di Detroit significò un ampiamento della produzione che raggiunse le 700 unità prodotte nel 1995 e addirittura le 2.000 nel 1998, questo grazie anche all'ampiamento del catalogo vetture ma spinta soprattutto dalle vendite della DB7.
Anche l'attività sportiva della casa che aveva per anni subito una interruzione è ripartita nel 2004 con un programma destinato alle più importanti competizioni di durata come la 24 ore di Le Mans che la casa si era già aggiudicata nel 1959.