Musica rap
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Il Rap è un genere musicale di derivazione afro-americana. Nato negli anni Settanta nel contesto della cultura hip hop, si diffuse soprattutto negli anni Ottanta, diventando uno dei generi musicali preferiti dai giovani di tutto il mondo. Discendente del funk (James Brown e i suoi rappin'-sermoni), in un certo senso, del gospel, del soul, del blues e, più direttamente, del talking blues, il rap è caratterizzato soprattutto dal canto su un ritmo battente di versi in rima, centrati su tematiche per lo più a sfondo sociale.
Il rap - qui esaminato sotto l'aspetto del mercato musicale americano, trascurando quello praticato in altri paesi fra cui l'Italia, che ha avuto in Jovanotti uno dei suoi maggiori epigoni - si divide in varie correnti, tra queste il gangsta rap, il christian rap, il g-funk, il funky, il christian gangsta, l'old school rap, l'Hardcore Hip Hop ed altri sottogeneri ancora.
Le prime incisioni di questo genere furono King Tim III della Fatback Band, e Rapper's Delight della Sugarhill Gang, anche se si parlava di rap già prima di allora, tant'è che sia le strutture musicali che la maggior parte delle tematiche derivavano direttamente dalla tradizione africana a giamaicana, differenziato dal successivo rap per una minor diffusione e per uno stato ancora embrionale, grezzo. I primi tentativi di rap infatti risalgono al 1973 ed avevano come fulcro New York, Brooklin, Harlem e South Bronx, dove era nata una gang chiamata Organization, ben presto conosciuta come Zulu Nation.
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In principio era l'"Hip Hop"
Per approfondire, vedi la voce hip hop. |
Ma per produrre un po' di storia del rap occorre parlare prima dell'hip hop, che non è affatto un genere musicale ne tantomeno un tipo di ballo, la forma di danza canonicamente riconosciuta nella cultura hiphop è il b-boying comunemente conosciuto come Break-Dance. In totale, sono quattro gli elementi che compongono la cultura Hip Hop : MC (Master of Ceremonies), DJ, writer, breaker. L'hiphop è uno stile di vita un po' come lo è stato il punk. E per identificarne la natura, bisogna dividerlo in due periodi.
dal '700 fino al '900
Quando in USA vennero portati migliaia di schiavi che venivano venduti nei mercati come fossero merce. Questi venivano sfruttati per lavorare i campi, e, per sopportare lo stress del lungo lavoro a cui venivano sottoposti, ma anche per far sapere ai loro padroni che erano degli uomini e non delle bestie, inventarono la musica Jazz, che nacque dalla fusione di elementi musicali africani e quelli dell'ambiente in cui erano costretti a vivere.
Questi canti si diffusero soprattutto nel sud degli Stati Uniti, dove c'era una maggiore densità di schiavi di colore, e questi canti vennero anche chiamati "Work-Song" ("canti di lavoro").
Con il passare del tempo si cominciarono a formare anche gruppi religiosi, e vennero fondate chiese in cui si praticava un altro tipo di canti: il gospel e gli spiritual, che erano canti consolatori di ispirazione cristiana. I testi delle canzoni spiritual trattavano argomenti presi dalla Bibbia, con un intento di immedesimazione nelle vicende di Gesù e degli ebrei, in modo da poterne trarre consolazione e forza di sopportazione.
Quindi, nacque anche il Blues, che prende il nome dalle "Blue notes", la scala musicale utilizzata nell'uso dei vari strumenti. Gli argomenti del blues erano più nostalgici e tristi, come testimonia la radice del nome, "blue", nostalgico.
Dalla fusione tra jazz e blues nacque poi il Boogie-Woogie, introdotto da alcuni pianisti blues come "Pine-Top", che fu il primo musicista di colore a registrare le proprie canzoni su un disco.
Uno dei più importanti compositori del Boogie-Woogie, fu il trombettista-cantante Louis Armstrong, che iniziò la sua carriera con la Creole Jazz Band of Chicago di King Oliver, e presto si mise in luce per le sue capacità di improvvisazione. Se si ascolta una canzone di Armstrong, si nota che spesso canta sillabe senza senso in libertà, che servono ad imitare il suono del suo strumento; una prassi che ha il nome di Scat.
Molto vicino a jazz e blues è il soul, un altro genere musicale nero, molto simile al blues: l'unica differenza è nel fatto che nel soul si trattano maggiormente temi sentimentali. Giunti al soul si è ad un passo dall'arrivare al rap e al rhythm and blues.
Dagli inizi del Novecento in poi
Nei quartieri neri si comincia a cantare un genere con influenze blues e swing. Questo genere viene chiamato "Rhythm & Blues", o, più comunemente "R&B".
Dopo gli anni Trenta, nei ghetti americani ci fu una forte ondata di malavita, caratterizzata da omicidi, lotte fra bande, spaccio di droghe e cose varie. Inoltre, a causa delle varie rivoluzioni, si ebbe un afflusso nei ghetti di persone provenienti da Porto Rico, Cuba e altri paesi sudamericani. In particolar modo i portoricani introdussero la moda di scrivere sui muri con bombolette spray; fu così che nacque l'arte chiamata Aereosolart o Writing, volgarmente meglio conosciuta come arte dei graffiti o graffitismo.
Durante gli anni Cinquanta vi fu il boom di vendita dei giradischi, e così gli abitanti più giovani dei ghetti abitati da gente di colore scoprirono l'arte dello scratching, la tecnica di far girare un disco in opposte direzioni in modo tale da creare una strana melodia in grado di suonare comunque bene alle orecchie. A queste melodie, che la gente chiamava beats, si unì l' emceeing o meglio il rapping, forma di canto già molto diffusa tra i giovani neri consistente nel vocalizzare frasi in rima. Nasceva il rap, nelle cui canzoni venivano espresse con termini a volte anche pesanti le realtà (spesso fatte di sofferenza) della vita nel ghetto.
Storia moderna del rap
I primi Dj facevano ballare la gente ai party, nei giardini pubblici o lungo le spiagge semplicemente esibendosi con due piatti e mixando basi e dischi; poi in seguito si aggiunse la figura dell'MC (Masters of Cerimonies), dotato di una rima facile e della capacità di seguire il dj anche durante i passaggi piu' impegnativi, utilizzando le proprie abilità liriche sulle parti non cantate dei dischi. Tutto ciò non aveva però il benchè minimo peso discografico, trattandosi di improvvisazioni e non di prodotti confezionati in studio.
L'uscita del disco della Sugarhill Gang è quindi significativa perchè contribuì a diffondere questo genere, relativamente nuovo, presso una vasta schiera di persone che non erano direttamente coinvolte nel clima culturale newyorkese e delle zone limitrofe, ovvero la patria del genere; da lì in poi fu molto più facile far conoscere questo modo di fare musica e nel 1980 arrivò al successo un altro grande nome, Kurtis Blow, a cui seguì Grandmaster Flash con i suoi Furious Five, nel 1982, che aprirono la strada al rap impegnato a partire da The Message, brano scritto da Melle Mel.
Fino ai primi anni 1980 il modo di fare rap era ampiamente basato sulla mescolanza di breaks e musica elettronica. L'arrivo sulla scena dei Run-DMC rivoluzionò il genere: il loro stile fatto di un suono scarno ed essenziale ma potente ed infarcito di riff di chitarra, diviene ben presto un nuovo punto di riferimento. I Run-DMC segneranno l'inizio dell'Età dell'oro dell'hip hop, divenendo il primo gruppo a salire alla ribalta del mainstream musicale cavalcando il crescente successo di un genere che avevano contribuito a rendere efficace. Il rap diviene così un genere magmatico ed in velocissima evoluzione, anche i contenuti cambiano: riprendendo modelli giamaicani, i testi divengono più espliciti, con molte oscenità, ma spaziando fino alla denuncia sociale, a volte caricata di violenza tanto da dare luogo a quello che verrà chiamato gangsta rap.
Fino alla prima metà degli anni '80, il rap è terra di conquista per afro-americani. Il 1986, oltre a vedere il successo dei Run-DMC porta alla ribalta il primo gruppo rap formato da bianchi: i Beastie Boys, provenienti da esperienze hardcore punk, il cui primo album Licensed To Ill diviene vendutissimo in breve tempo, dimostrando così che il rap (come altri generi prima di lui, ad esempio il Jazz o il Rock) può diventare linguaggio universale.
Quello che invece rimane difficile da estirpare nel genere è una sorta di machismo, unito ad una sostanziale ostilità verso le donne: sono poche quelle che riescono ad affermarsi in un ambiente dove effettivamente vengono spesso prese in considerazione solo dal punto di vista sessuale, Ice-T disse "Fin dall'inizio della mia carriera mi hanno accusato di sessismo perché sono sincero e dico apertamente com'e' che gli uomini vedono le donne. Un sessista vede le donne semplicemente come pezzi di carne. Il fatto e' che gli uomini guardano le sporgenze delle donne, e le donne guardano le sporgenze degli uomini. Questo e' sessismo?". La presenza femminile comunque non si scoraggiò arrivando al successo ugualmente: grazie a Queen Latifah e, più recentemente, Lil'Kim e Missy Elliott
Nel 1987, solo un anno dopo il successo di Beastie Boys e Run-DMC, il mondo del rap fu nuovamente scosso da un vero e proprio terremoto come i Public Enemy (nome mutuato da una canzone di James Brown, Public Enemy n.1, dedicata all'eroina). In un periodo in cui l'ascesa del rap creava figure inconsistenti fatte di immagini ricorrenti (catene d'oro, medaglioni, borchie) e molti rappers erano ormai delle parodie di se stessi, i Public Enemy si fecero avanti armati di sveglie al collo e delle tesi e le ideologie di Malcolm X e dell'Islam, sfornando rime politiche e ricche di figure retoriche. E proprio i Public Enemy, insieme a NWA, Ice Cube, Ice-T, sono responsabili della trasformazione del rap nella Black CNN (termine coniato da Chuck D), sistema di informazione della gente di colore: nei dischi i testi si fanno polemici e politicizzati, compaiono testi di denuncia, i video diventano un incitamento alla rivolta, spesso scontrandosi con la rigida censura americana. Questo sancisce inevitabilmente l'esplosione della violenza nei ghetti neri, e questo finisce inevitabilmente per interessare anche il dorato mondo di Hollywood, che approfitta dando vita a varie pellicole fra cui ricordiamo "Colors", "New Jack City", "Boyz'n The Hood", "Juice".
Tramontata l'epoca dei Public Enemy, il cui Greatest Misses si rivela un vero e proprio buco nell'acqua, sono già pronti a salire sul palco nuovi artisti fra cui spiccano De La Soul e Jungle Brothers, che fissano nuove tendenze sia nei testi che nell'aspetto, e si fanno largo nuove filosofie basate su simboli di pace, a tal punto che alcuni rappers come per esempio KRS-One si trasformano da gangster in sostenitori di movimenti che mirano a fermare la violenza. Sulla sponda opposta però nasce la rivalità East Coast-West Coast che vedrà crescere i toni polemici tra i rapper della costa di New York e quelli della costa pacifica, fino a degenerare in una spirale di violenza che vedrà tra le vittime Tupac Shakur e Notorious B.I.G..
All'inizio degli anni 1990 si intravedono anche i primi palesi tentativi di commercializzazione del genere rap, da qualcuno definito entertainment (intrattenimento): ne sono responsabili personaggi come MC Hammer e Vanilla Ice, il fenomeno ha vita breve nelle forme in cui era stato concepito, e l'hip hop inizia a tornare alle origini, riscoprendo le sonorità dei generi che l'hanno "creato" come il jazz e il R&B, dando origine a gruppi interessanti come i Common, Mos Def, Roots, Dream Warriors, gli US3, o i Gang Starr di Guru (autore fra l'altro del progetto Jazzmatazz), e a collaborazioni con artisti del calibro di Herbie Hancock, Ronnie Jordan, John Coltrane.
Il rap negli Stati Uniti, paese dove è nato, è oggi diventato a tutti gli effetti un genere affermato come gli altri, la sua versione più commerciale ha un'ampia fetta di mercato musicale e quindi sottostà alle regole che governano il mondo discografico: la vivacità lirica e la profondità dei testi lasciano più spazio a produzioni orecchiabili, hits capaci di vendere molto, essere ballate nei club, tirare la volata ad interi dischi. Nonostante questo, la versione più prettamente underground di questo genere continua ad essere veicolo di idee, oltre ad avere grandi capacità di denuncia sociale. È quindi sempre più evidente la frattura tra il rap commerciale ed il rap underground, ne è una riprova la diversa carriera fatta da due tra gli MC più importanti di New York: Nas e Cormega.
I Rapper oggi e le gare di freestyle
I Rapper si vestono in modo generalmente largo, pantaloni a vita bassa, magliette larghe. Ci si trova generalmente a caso per fare sfide incentrate sulle rime libere, chiamate "gare di freestyle". Ogni "freestyle", è generalmente composto da un tempo determinato per ogni rapper, nella quale quest'ultimo deve cercare di coinvolgere e convincere il pubblico delle proprie migliori qualità, creando delle rime in improvvisazione, di solito fondate sull'autocelebrazione o sul ridicolizzare ed offendere ironicamente (ma molto più spesso pesantemente) il proprio avversario.
All'inizio, prima che il DJ inizi a far partire la base musicale su cui i rapper devono rappare, si tira una moneta in aria per decidere chi incomincia. Prima ancora dell'inizio della sfida, l'arbitro fa decidere al rapper che inizia una parola su cui si dovrà basare poi il testo musicale improvvisato in quel momento.
Collegamenti esterni
- DayLight Site
- The Rap Dictionary
- Hip Hop Site.com
- IlRap.com
- WestCoastaNostra
- Rap Maniacz
- Rap Reviews
- Testi Rap Italiano