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LA REGINA VITTORIA

TESTO ORIGINALE TRATTO DA: http://it.wikipedia.org/wiki/Vittoria_del_Regno_Unito 
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Vittoria (Alexandrina Victoria) (24 maggio 1819–22 gennaio 1901) fu una Regina del Regno Unito, in carica dal 20 giugno 1837 fino alla sua morte. Il suo regno durò più di sessantatre anni ed è ancor oggi il più lungo della corona britannica. Oltre ad essere Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, fu la prima a fregiarsi del titolo di Imperatrice d'India.

Il suo regno fu segnato da una grande espansione dell'Impero Britannico. L'era Vittoriana è contemporaneo con la rivoluzione industriale, un periodo di grandi cambiamenti sociali, economici e tecnologici nel Regno Unito. Vittoria Fu l'ultimo monarca della Casa degli Hanover, il suo successore appartiene alla Casa dei Sassonia-Coburgo-Gotha.

 

Gioventù

Il padre di Vittoria, Principe Edoardo Augusto, Duca di Kent e Strathearn, era il quarto figlio del Re Giorgio III.

Il Duca di Kent, come molti altri figli di Re Giorgio III non si sposò da giovane. Il primogenito, Principe di Galles, il futuro Re Giorgio IV, si sposò ma ebbe solo una figlia, la Principessa Carlotta Augusta di Galles.

Quando questa morì nel 1817 gli altri figli di Re Giorgio III si affrettarono a sposarsi e ad aver figli per assicurare un erede al Re. A cinquanta anni il Duca di Kent e Strathearn si sposò con la Principessa Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, sorella del Principe di Sassonia-Coburgo-Saalfeld vedovo della Principessa Carlotta, e a sua volta vedova di Carlo, Principe di Leiningen.

Vittoria la sola figlia della coppia, nacque a Kensington Palace, a Londra il 24 maggio 1819.

Anche se battezzata Alexandrina Vittoria, dalla nascita ella venne formalmente chiamata Sua Altezza Reale Principessa Vittoria di Kent, ma in seno alla famiglia venne chiamata Drina. Suo padre morì di polmonite otto mesi dopo la sua nascita.

Suo nonno il Re Giorgio III morì pazzo e cieco meno di una settimana dopo. Lo zio della Principessa Vittoria, il Principe di Galles, ereditò la corona diventando Re Giorgio IV.

Nonostante occupasse una posizione molto alta nella linea di successione al trono britannico, a Vittoria venne insegnato solo il tedesco, ma dall'età di tre anni venne istruita all'inglese. In seguito imparò a parlare anche italiano, greco antico, latino, francese. Il suo precettore fu il Reverendo George Davis e sua governante fu Louise Lehzen.

Quando la Principessa Vittoria di Kent ebbe l'età di undici anni, suo zio Re Giorgio IV, morì senza figli lasciando il trono a suo fratello, il Duca di Clarence e St. Andrews che divenne Re con il nome di Re Guglielmo IV.

Dato che anche il nuovo Re era senza figli Vittoria divenne automaticamente sua erede al trono. A quei tempi non c'erano particolari restrizioni ad avere un monarca bambino, per cui Vittoria poteva essere incoronata come un adulto.

Per evitare uno scenario di questo tipo il Parlamento promulgò il Regency Act 1831 (Atto per la Reggenza 1831), in cui si prevedeva che sua madre la Duchessa di Kent e Strathearn, sarebbe stata Reggente fino alla sua maggiore età. Ignorando i precedenti, il Parlamento non prevedette un consiglio per limitare i poteri del Reggente.

La Principessa Vittoria incontrò il suo fututo marito Principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, quando aveva sedici anni. Il Principe Alberto e Vittoria erano primi cugini, suo padre era fratello della Duchessa di Kent e Strathearn.

Lo zio, Re William IV, disapprovava l'unione, ma le sue obiezioni non dissuasero la coppia. Molti studiosi hanno suggerito che il Principe Alberto non fosse innamorato della giovane Vittoria, e che entrò in relazioni con lei solo per elevare il suo status e per la sua mancanza di senso del dovere. In effetti lui era un principe tedesco di minore importanza e la sua famiglia desiderava il matrimonio.

A prescindere dalle ragioni che spinsero Alberto a sposare Vittoria, essi comunque ebbero un matrimonio estremamente felice.

Alberto era della Casa Reale di Sassonia-Coburgo-Gotha, e questo favceva sì che non era chiaro quale fosse il suo cognome, dato che loro come molte altre famiglie imperiali, reali, principesche e ducali non lo usava.

Vittoria chiese al suo staff di scoprirlo così da poterlo usare per se stessa. Dopo l'esame dei documenti dei Sassonia-Coburgo-Gotha emerse che era Wettin (oppure von Wettin). Dalle carte della Regina Vittoria emerge che a lei questo cognome non piacque.

Anche se poco usato pubblicamente Wettin rimase il cognome della casa regnante fino al 1917 quando il bis-nipote di Vittoria, Re Giorgio V fuse il nome della casata reale ed il cognome, rimpiazzandoli entrambi con uno dal suono spiccatamente inglese Windsor. (Nei primi anni '60 il nome venne parzialmente cambiato, permettendo ai discendenti della Regina Elisabetta II di utilizzare un cognome separato Mountbatten-Windsor

Primi anni di regno


La giovane Vittoria al momento dell'inconorazione.
 

Re William IV morì di una malattia al fegato all'età di 67 anni il 20 giugno 1837, lasciando il trono a Vittoria. Dato che la giovane Regina aveva appena compiuto diciotto anni, non fu necessaria una reggenza.

Secondo la Legge Salica, una donna non poteva regnare sullo Stato di Hanover e dato che questo stato era collegato con la Gran Bretagna dal 1714, Hanover andò allo zio di Vittoria. Il Duca di Cumberland e Teviotdale prese il titolo di Re di Ernesto Augusto I di Hanover, inoltre finché Vittoria rimase nubile e senza figli egli rimase anche il primo in linea di successione.

Quando Vittoria ascese al trono, il governo era controllato dal partito Whig, che era al potere dal 1830. Il primo ministro Whig, Lord Melbourne, si trovò nella posizione di avere una forte influenza sulla giovane e politicamente inesperta Regina, che contava sui suoi consigli. Alcuni si riferivano a Vittoria come alla "Signora Melbourne".

Il ministro Melbourne non restò in carica a lungo, stava diventando impopolare ed inoltre mostrava difficoltà nel governo delle colonie. Nel Canada il Regno Unito si trovò a dover affrontare una insurrezione (1837), ed in Jamaica il governo della colonia protestò contro il governo centrale rifiutandosi di assoggettarsi alle nuove leggi. Nel 1839, non riuscendo a fare fronte ai problemi posti dalle colonie, Lord Melbourne si dimise.

La Regina assegnò l'incarico di formare un nuovo governo a Sir Robert Peel, un appartenente al partito Tory, ma non ci riuscì a causa della Bedchamber Crisis (Crisi della camera da letto).

A quei tempi era consuetudine che le persone che frequentavano la famiglia Reale (specialmente le Signore nobili) fossero scelte dal Primo Ministro fra i fedeli al suo partito. Vittoria riteneva invece che i membri della corte (Bedchamber) fossero degli amici oltre che membri di una istituzione cerimoniale e pertanto non intendeva che il Primo Ministro potesse allontanare persone a Lei care.

Sir Robert Peel sentì di non poter guidare un esecutivo con le restrizioni imposte da Regina Vittoria e rassegnò le dimissioni. Lord Melbourne prese il suo posto.

Matrimonio


Alberto, Principe consorte, marito della Regina Vittoria.
 

La Regina sposò il Principe Alberto il 10 febbraio 1840 nella Cappella Reale dentro San James Palace, quattro giorni prima, Vittoria aveva concesso il titolo di Sua Altezza Reale al consorte. Il Principe Alberto era comunemente noto come "Principe Consorte", anche se formalmente non ne ottenne il titolo fino al 1857. Al Principe Alberto non fu mai data pari dignità nobiliare della moglie.

Durante la prima gravidanza di Vittoria, il diciottenne Edward Oxford tentò di assassinarla mentre stava passeggiando in carrozza con il Principe Alberto nelle strade di Londra.

Oxford sparò due volte, ma entrambi i colpi mancarono il bersaglio. Fu processato per alto tradimento, ma fu riconosciuto malato di mente. In molti si sono interrogati sui perché dell'atto, ma probabilmente Oxford semplicemente cercava la notorietà.

Alcuni sostengono che una cospirazione del movimento del Chartism (Organizzazione degli anni '30 che chiedeva rioforme sociali) era dietro il tentativo di assassinio, altri attribuiscono il colpo a persone legate al suo erede il Re di Hanover, suo zio. Queste teorie di cospirazione portarono ad un'ondata di patriottismo e lealtà.

L'attentato non ebbe alcuna conseguenza sulla salute della Regina o sulla sua gravidanza. Il primo figlio della coppia reale venne battezzata Vittoria, nacque il 21 novembre 1840.

Dalla coppia nacquero altri otto figli durante il felicissimo matrimonio fra Vittoria ed il Principe Alberto. Alberto non fu soltanto il compagno della Regina, ma anche un importante consigliere politico, e rimpiazzò Lord Melbourne nel ruolo di figura dominante della sua vita.

Avendo trovato un partner per la vita Vittoria non aveva più bisogno della compagnia delle signore legate al partito Whig. Così quando il partito Whig guidato da Melbourne perse le elezioni e venne rimpiazzato dai Tories di Peel, e questi rimpiazzò le signore fedeli al suo partito alla corte Reale, la crisi della Bedchamber non si ripetè. Vittoria continuò una corrispondenza segreta con Lord Melbourne, la cui influenza, scemò mano a mano che aumentò quella del Principe Alberto.

Il 13 giugno 1842, Vittoria fece il suo primo viaggio in treno, partendo da Slough (vicino al Castello di Windsor) arrivò a Paddington (nel centro di Londra) a bordo di una carrozza Reale offerta dalla compagnia Great Western Railway. Compagni di viaggio furono l'inseparabile marito e l'ingegnere della compagnia ferroviaria, Isambard Kingdom Brunel.

Tre tentativi di assassinare la Regina vennero compiuti nel 1842. Il 29 maggio John Francis (molto probabilmente alla ricerca di notorietà) puntò la pistola contro la Regina (mentre era in carrozza), ma l'arma non sparò. Il giorno successivo tentò nuovamente l'attentato ma sbagliò la mira. Fu condannato per alto tradimento, ma la pena di morte fu commutata in estradizione a vita nelle colonie.

Il principe Alberto ebbe la sensazione che i tentativi di assassinio fossero incoraggiati dal proscioglimento del primo attentatore (Edward Oxford) del 1840. Il 3 luglio, appena dieci giorni dopo che la pena di Francis venne commutata, un altro ragazzo John William Bean attentò alla vita della Regina. Anche se la pistola era stata caricata con carta e tabacco, il crimine era comunque perseguibile con la pena di morte.

Sentendo che questa pena era troppo severa, il Principe Alberto riuscì a far promulgare al Parlamento un provvedimento che prevedeva che qualunque tentativo di spaventare la Regina utilizzando un arma, tirandole qualunque oggetto, colpendola in qualunque maniera era passibile di una pena di sette anni di carcere e con la fustigazione. Bean fu condannato a diciotto mesi di carcere. Comunque né lui né nessun altro condannato per aver violato questo provvedimento venne mai sottoposto alla fustigazione.

Politica Vittoriana degli inizi

Il Primo Ministro Peel si trovò a fronteggiare una crisi a causa della revoca delle Leggi Corn (leggi sui cereali). Molti Tories (da allora conosciuti anche come Conservatori si opponevano alla revoca, ma altri (i Peelisti) e molti Whigs lo volevano.

Peel rassegnò le dimissioni nel 1846 dopo che la revoca passò con poco scarto alle votazioni e fu rimpiazzato da Lord John Russell. Il ministero di Russell, nonostante fosse Whig non fu favorito dalla Regina. Particolarmente offensivo nei riguardi della Regina fu il ministro degli esteri, Lord Palmerston, che spesso agì senza consultare ne il consiglio dei ministri, il Primo Ministro o la Regina.

Nel 1849 Vittoria invio una nota di lamentela a Lord John Russel perché Palmerston aveva inviato note ufficiali a leaders stranieri senza che lei ne fosse a conoscenza. Vittoria ripetè le sue rimostranze nel 1850, ma senza effetto. Fu solo nel 1851 che Lord Palmerston fu rimosso dal suo incarico, in questa occasione annunciò l'approvazione del Governo Britannico al colpo di stato di Napoleone III senza che il Primo Ministro ne fosse informato preventivamente.

Il periodo durante il quale Russell fu Primo Ministro fu molto faticoso per la Regina Vittoria. Nel 1849 un Irlandese disoccupato e rancoroso (William Hamilton) tentò di spaventare la Regina scaricando una pistola a salve in sua presenza. Hamilton fu condannato ai sensi della legge del 1842 con il massimo della pena.

Nel 1850 la Regina venne insultata da un ex ufficiale dell'esercito (Robert Pate). Mentre Vittoria passeggiava in carrozza, Pate la colpì con il bastone da passeggio, colpendo il suo cappello e graffiandola. Pate venne processato, non riuscì a provare di essere malato di mente e subì la stessa condanna di Hamilton.

Irlanda

La giovane Regina Vittoria si innamorò dell'Irlanda, scegliendo per le vacanze la città di Killarney nel Kerry, facendone una delle prime località turistiche del diciannovesimo secolo.

Il suo amore per l'isola fu corrisposto da un iniziale sentimento di amicizia da parte del popolo irlandese per la giovane Regina. Nel 1845 l'Irlanda fu colpita da una malattia delle patate che in quattro anni costò la via a oltre mezzo milione di irlandesi e vide l'emigrazione di un altro milione di abitanti.

In risposta a quello che venne chiamata la grande carestia (An Gorta Mor) la Regina donò personalmente 5000 sterline e fu coivolta in molte operazioni di carità contro la carestia.

Nonostante questo la politica del Primo Ministro Lord John Russell largamente accusata di peggiorare le conseguenze della carestia, oscurò la fama delle Regina.

Agli occhi dei repubblicani estremisti, Vittoria fu soprannominata Regina della carestia, e vennero comunemente accettate storie in cui la Regina donava 5 sterline per combattere la carestia.

Il primo viaggio della ufficiale della Regina venne organizzato da Lord Clarendon, che aveva l'incarico di Luogotentente dell'Irlanda, egli era a capo dell'amministrazione britannica e tentò sia di distrarre l'attenzione degli irlandesi dalla carestia e di avvisare i politici britannici per mezzo della presenza della Regina della serietà della situazione Irlandese.

Nonostante l'impatto negativo della carestia sulla popolarità della Regina, essa rimase sufficientemente popolare da far cantare God save the Queen (l'inno del Regno Unito) alla fine dei raduni del partito nazionalista Irlandese.

Comunque negli anni '70 l'amore verso la monarchia diminuì notevolmente a causa del rifiuto di visitare l'Irlanda a seguito della decisione della Corporazione di Dublino di rifiutarsi di congratularsi per le nozze del figlio Principe di Galles con la Principessa Alessandra di Danimarca e di congratularsi con la coppia Reale per la nascita del loro primo figlio Principe Alberto Vittorio.

Vittoria si oppose ripetutamente alla pressione di diversi Primo Ministro, Luogotenenenti d'Irlanda e anche membri della Famiglia Reale, di creare in Irlanda una residenza Ufficiale. Lord Midleton ex capo del partito unionista irlandese scrisse nelle sue memorie (Irlanda: pazza o eroina?) che questa decisione portò ad un vero disastro nelle relazioni fra il popolo irlandese e la Regina e di conseguenza sul regno Britannico sull'isola.

Vittoria visitò per l'ultima volta l'Irlanda nel 1900 quando andò personalmemte a chiamare gli Irlandesi alle armi per la guerra Boera. I nazionalisti che si opponevano alla sua visita furono guidati da Arthur Griffith che creò appositamente un'organizzazione dal nome Cumann na nGael per riunire gli oppositori. Cinque anni più tardi Griffith utilizzò i contatti creatisi in questa occasione per creare il partito Sinn Fein, ancora attivo ai giorni nostri.

La parte centrale del Regno

Nel 1851 venne tenuta la prima Fiera Universale. L'esibizione, organizzata dal Principe Alberto, venne aperta ufficialmente dalla Regina il 1 maggio 1851. Nonostante i timori di molti, la mostra fu un incredibile uccesso, tanto che con i proventi furono utilizzati per finanziare la costruzione del South Kensington Museum che in seguito ebbe l'attuale nome di Victoria and Albert Museum.

Il govermo di Lord John Russell collassò nel 1852 quando il Primo Ministro Whig fu rimpiazzato dal conservatore Lord Derby. Lord Derby non rimase al potere per molto tempo dato che non mentenne la maggioranza al Parlamento. Egli rassegnò le dimissioni meno di un anno dopo l'inizio del suo incarico.

A questo punto Vittoria era ansiosa di metter fine a questo periodo di Primi Ministro deboli. Fu così che la Regina ed il consorte incoraggiarono vigorosamente la formazione di una forte coalizione fra i Whig e i Tories fedeli a Peel, i Peelisti. E un governo nacque effettivamente da questa coalizione, guidato dal Peelista Lord Aberdeen

Uno degli atti più significativi di questo governo fu di portare il Regno Unito a combattere la guerra di Crimea nel 1854, dalla parte dell'Impero Ottomano e contro la Russia. Immediatamente prima dell'ingresso in guerra voci che il Regno Unito si sarebbe schierato con lo Zar ebbero l'effetto di diminuire la popolarità della coppia Reale.

Comunque Vittoria pubblicamente esortò a supportare le truppe al fronte. Dopo la conclusione della guerra, lei instituì la Victoria Cross come riconoscimento di valore.

La sua conduzione della guerra di Crimea fu contestata da molti. Lord Aberdeen rassegnò le dimissioni nel 1855 e venne rimpiazzato da Lord Palmerston, che nel frattempo si era riconciliato con la Regina.

Lo stesso Palmerston fu costretto a ritirarsi per l'impopolarità causatagli da come aveva condotto la seconda guerra dell'oppio nel 1857. Egli venne rimpiazzato da Lord Derby.

Gli eventi principali dell'amministrazione di Lord Derby furono la Ribellione Sepoy contro il controllo da parte della Compagnia Britannica delle Indie Orientali sull'India. Dopo che la ribellione fu sedata, l'India fu messa sotto il controllo diretto della Corona Britannica (Anche se il titolo di Imperatrice d'India non venne creato immediatamente).

Il secondo governo di Lord Derby non durò più del primo, infatti cadde nel 1859 permettendo a Palmerston di tornare al potere.

Vedovanza

Il principe consorte morì nel 1861 devastando il morale di Vittoria che entrò in uno stato semi-permanente di lutto ed indossò sempre abiti neri a ricordo per il resto della sua vita. Evitò di apparire in pubblico e raramente mise piede a Londra negli anni che seguirono. La sua reclusione le fece guadadnare il nomignolo di Widow of Windsor (Vedova di Windsor, con evidente gioco di parole fra la parola Widow, vedova ed il castello della famiglia Reale, Windsor). Lei considerava il suo primo figlio, il Principe di Galles un ragazzo frivolo ed indiscreto, accusandolo anche della morte del padre.

Vittoria iniziò ad infittire una relazione con un cameriere scozzese, John Brown, e si parla di una relazione romantica ed un matrimonio segreto fra i due. Un diario recentemente scoperto riporterebbe la confessione fatta sul letto di morte dal cappellano della Regina il quale avrebbe detto ad un politico di aver celebrato le nozze clandestine fra la Regina ed il cameriere John Brown.

Non tutti gli storici danno credibilità al diario. Comunque quando la Regina venne deposta nella bara, su sua precisa richiesta, le vennero posti nelle mani due serie di ricordi. Nella destra venne posto un cappello del Principe Alberto mentre nell sinistra vennero messi dei capelli di Brown con un suo ritratto. Pettegolezzi sul loro matrimonio le fecero guadagnare il titolo di "Signora Brown".

L'isolamento di Vittoria dal pubblico ebbe l'effetto di diminuire notevolmente la popolarità della monarchia e fece crescere il consenso per la formazione di un movimento repubblicano.

Anche se esguiva il suo compito istituzionale, non partecipava attivamente al governo della nazione, rimanendo isolata nelle sue residenze, Balmoral in Scozia o a Osborne nell'isola di Wight. Nel frattempo venne promulgato l'Atto di riforma 1867, uno degli atti legislativi più importanti del diciannovesimo secolo per il Regno Unito. Lord Palmerston fu vigorosamente opposto in questa riforma elettorale, ma il suo ministero finì con la sua morte nel 1865. Egli fu seguito da Lord Russell e poi da Lord Derby che fu ministro al momento dell'approvazione della riforma.

Gladstone e Disraeli

Nel 1868, un uomo che voleva provare di essere il Primo Ministro favorito dalla Regina entrò in carica, si trattava del conservatore Benjamin Disraeli. Il suo ministero, però cadde presto e fu rimpiazzato da William Ewart Gladstone, membro del Partito Liberale (come nel frattempo si era trasformata la coalizione Whig-Peelisti).

Gladstone fu pari in notorietà alla Regina e a Disraeli durante la sua carriera politica. Una volta la Regina ebbe a dire che pensava che si rivolgesse a lei come durante un dibattito pubblico. Alla Regina non piaceva Gladstone, come la sua politica. Al contrario le piaceva Disraeli. Fu durante il ministero, nei primi anni '70 che la Regina lentamente riemerse dal suo isolamento e lutto. Con l'incoraggiamento della sua famiglia divenne più attiva e coinvolta nel governo.

Nel 1872 Vittoria fece il suo sesto incontro con una pistola. Mentre stava scendendo da una carrozza, il diciassettene Irlandese Arthur O'Connor, si rivolse alla Regina con una pistola in una mano e una petizione per liberare prigionieri Irlandesi nell'altra. La pistola era scarica, l'intento era di convincere con la paura ad accettare la petizione.

John Brown, che era al fianco della Regina, buttò il ragazzo a terra prima che essa stessa potesse vedere la pistola, e fu ricompensato con una medaglia per il suo coraggio. O'Connor fu condannato secondo la legge del 1842 al confino e alla fustigazione, ma Vittoria estinse la seconda parte della pena.


Questo fumetto "Nuove Corone per i soliti vecchi" da una antica favola araba, rappresenta Disraeli come un venditore ambulante mentre offre a Vittoria la corona imperiale.

Disraeli tornò al potere nel 1874, a quel tempo un sentimento imperialista era diffuso nella società britannica, compresi il nuovo Primo Ministro e la Regina, come molti in Europa. Nel 1876, incoraggiata da Disraeli, la Regina assunse il titolo di "Imperatrice d'India" che vennee ufficialmente riconosciuto con il Royal Titles Act 1876 (Atto dei titoli Reali 1876). La Regina ricompensò il suo Primo Ministro nominandolo Conte di Beaconsfield.

L'amministrazione di Lord Beaconsfield cadde nel 1880 quando il partito Liberale vinse le "Elezioni generali del 1880". Gladstone aveva riconquistato la leadership dei Liberali quattro anni prima, fu così che la Regina invitò Lord Hartington, capo dei Liberali alla Camera dei Comuni, per formare un governo. Lord Hartington non accettò l'incarico intuendo che non ci sarebbe stato un governo Liberale senza Gladstone, il quale non sarebbe stato secondo a nessuno. Vittoria dovette, suo malgrado, cedere l'incarico a Gladstone.

L'ultimo degli attentati alla vita di Vittoria fu perpetrato nel 1882. Un pazzo scozzese, Roderick Maclean, sparò un proiettile verso la Regina mentre era seduta in carrozza, ma mancò il colpo.

Dal 1842, ognuno che aveva attentato alla vita della Regina era stato condannato ai sensi dell legge del 1842, ma Maclean fu accusato di alto tradimento e punibile con la morte. Venne riconosciuto colpevole e, trovato pazzo, fu imprigionato in un manicomio criminale. A Vittoria non piacque il verdetto "non colpevole, ma pazzo" ed incoraggiò l'introduzione della formula "colpevole, ma pazzo" negli anni che seguirono.

I conflitti di Vittoria con Gladstone continuarono durante gli anni a seguire. Fu costretta ad accettare le sue proposte di riforma della legge elettorale, incluse il Representation of the People Act 1884 (Atto di rappresentanza del popolo 1884), che aumentò considerevolmente il numero degli elettori.

Il governo Gladstone cadde nel 1885 e venne rimpiazzato dal conservatore Lord Salisbury. Gladstone tornò al potere nel 1886 ed introdusse il Irish Home Rule Bill, 1886 (Corpo legislativo autonomo per l'Irlanda), che garantiva una legislazione separata all'Irlanda. Vittoria si oppose a questo provvedimento, che lei supponeva minasse l'autorità dell'impero. Quando il Bill non venne ratificato dalla Casa dei comuni, Gladstone si dimise, permettendo alla Regina di dare l'incarico di nuovo Primo Ministro a Lord Salisbury.

Ultimi anni


La famiglia reale nel 1880.


Nel 1887 il Regno Unito celebrava il Golden Jubilee (50 anni di Regno). Vittoria segnava il 20 giugno 1887 il cinquantesimo anniversario della sua ascesa con una banchetto a cui parteciparono 50 fra Re e Principi Europei. Il giorno dopo partecipò ad una processione che nelle parole di Mark Twain "andava da orizzonte ad orizzonte". A quei giorni Vittoria era molto popolare. La scandalosa relazione che le veniva attribuita dai pettegolezzi con un cameriere, scemò dopo la morte di John Brown nel 1883, permettendo alla Regina di essere percepita come un simbolo di moralità.

Vittoria dovette accettare ancora una volta governo di William Ewart Gladstone, nel 1892. Nel 1894 quando ancora una volta l' Irish Home Rule Bill non venne approvato, Gladstone si ritirò e venne rimpiazzato dal liberale imperialista Lord Rosebery. A Lord Rosebery successe nel 1895 Lord Salisbury che rimase in carica fino alla morte della Regina.

Nel settembre 1896 Vittoria superò il record di durata di ogni altro monarca inglese, scozzese o britannico. Su richiesta della Regina ogni manifestazione pubblica doveva essere posticipata al 1897 Diamond Jubilee (Sessanta anni di Regno). Il Ministro per le Colonie Joseph Chamberlain, propose che i festeggiamenti per il sessantennale fossero una festa per tutto l'impero.

Così tutti i Primi Ministro delle colonie che si auto-governavano, vennero invitati con le loro famiglie. La rivista a cui partecipò la Regina includeva truppe di ogni colonia Britannica e protettorato, assieme a soldati inviati dai Principi Indiani e Capi (che erano subordinati alla Regina, Imperatrice d'India). Le celebrazioni del Diamond Jubilee furono segnare da grandi dimostrazioni d'affetto per la settantenne Regina che da allora fu costretta su una sedia a rotelle.

Durante gli ultimi anni di Vittoria, il Regno Unito fu coinvolto nella guerra Boera, che ricevette il supporto entusiastico della Regina. La vita personale di Vittoria fu segnata da molte tragedie personali, inclusa la morte di suo figlio Duca di Sassonia-Coburgo e Gotha, la malattia fatale di sua figlia, l'Imperatrice di Germania e la morte di due sei suoi bis-nipoti. La sua ultima apparizione pubblica fu nel 1899 quando partecipò alla posa della prima pietra del già ricordato South Kensington Museum.

Mantenendo un usanza che mantenne durante tutta la sua vedovanza, Vittoria passò tutti i Natali a Osborne House (che era stata progettata dal Principe Alberto in persona) all'Isola di Wight. Lei vi morì il 22 gennaio 1901 dopo un regno di sessantatre anni sette mesi e due giorni, più di ogni altro monarca Britannico prima o dopo. I suoi funerali furono celebrati il 2 febbraio, dopo due giorni di lutto nazionale, venne tumulata al Mausoleo Frogmore accanto al marito.

A Vittoria succedette il primogenito, il Principe di Galles, che regnò con il nome di Re Edoardo VII. La morte di Vittoria segnò la fine della dinastia degli Hanover, Re Edoardo VII, come suo padre, Principe Alberto, appartenevano alla Casa Reale dei Sassonia-Coburgo-Gotha.

Il figlio di Edoardo VII e suo successore Re Giorgio V cambiò il nome del casato in Windsor, dal suono più inglese durante la prima guerra mondiale. Il nome dei Sassonia-Coburgo-Gotha era troppo vicino a quello del nemico Kaiser Guglielmo II (anch'esso bis-nipote della Regina Vittoria)

Eredità


Una statua di Vittoria nel centro della città di Bristol, Inghilterra.
 

La Regina Vittoria fu il primo monarca britannico moderno. I precedenti monarchi avevano avuto un ruolo molto più attivo di lei nel governo del Paese. Una serie di riforme videro l'aumento del potere della Camera dei Comuni a scapito della Camera dei Lord e della corona stessa, con il ruolo del monarca sempre più simbolico dell'unione del Paese.

Dal regno di Vittoria in avanti il monarca aveva, usando le parole di Walter Bagehot "il diritto di essere consultato, il diritto di consigliare ed il diritto di avvisare".

La monarchia di Vittoria divenne più simbolica che politica con forte enfasi sulla moralità e sui valori della famiglia vittoriana, in contrasto con gli scandali sessuali, finanziari e personali legati ai precedenti membri della famiglia degli Hanover che portarono discredito alla monarchia. Il regno di Vittoria creò per i britannici il concetto di 'monarchia di famiglia' in cui anche la crescente (anche di importanza) classe media potesse identificarsi.

Internazionalmente Vittoria fu una figura di primo piano, e non solo come rappresentante dell'influenza dell'impero britannico, ma anche a causa dei legami familiari attraverso tutta l'Europa che le fecero guadagnare l'affettuoso "bisnonna d'Europa".

Un esempio di questa situazione può essere trovato nel fatto che tre dei maggiori regnanti coinvolti nella prima guerra mondiale su lati opposti fossero o suoi bisnipoti o sposati a suoi bisnipoti. Otto dei nove figli di Vittoria sposarono membri di famiglie reali europee e l'ultima la Principessa Argyll, sposò un Duca scozzese.

Vittoria fu la prima portatrice conosciuta di emofilia nella famiglia Reale, ma non è chiaro come l'avesse contratta. Potrebbe averla contratta come risultato della mutazione dello sperma dato che suo padre al momento del concepimento aveva cinquantadue anni.

Si mormora anche che il Duca di Kent non fosse il padre biologico della Regina, ma che invece sia stata figlia del segretario personale di sua madre che era ritenuto anche amante di lei, l'irlandese Sir John Conroy. Mentre ci sono prove della relazione fra la Duchessa di Kent e Sir Conroy (Vittoria stessa dichiarò al Duca di Wellington di essere stata testimone di un incontro fra i due), la storia medica di Conroy non mostra segni di emofilia nella sua famiglia anche se si tratta di una malattia che segue il filone maschile in una famiglia.

È più probabile che abbia preso la malattia da sua madre, anche se non si hanno notizie di emofilici nella famiglia materna. Anche se portatrice sana, lei passò la malattia ad almeno tre dei suoi figli. I più famosi emofilici della sua discendenza furono il suo bisnipote Zar Alessandro.

Nel 2004 i discendenti regnanti ed ex-regnanti di Vittoria sono: Elisabetta II Regina Britannica, Harald V Re di Norvegia, Carlo XVI Re di Svezia, Margherita II regina di Danimarca, Juan Carlos Re di Spagna, Costantino II Re di Grecia (deposto) e Michele Re di Romania (Deposto).

La Regina Vittoria fu impopolare durante i primi anni della vedovanza, ma dopo divenne estremamente amata durante gli anni "80 e "90. Nel 2002 la BBC condusse una ricerca sui 100 britannici più importanti e Vittoria ottenne il diciottesimo posto.

Le innovazioni che furono introdotte durante il Regno di Vittoria includono: il francobollo il primo dei quali fu il celeberrimo Black Penny (prodotto nel 1840, riproducente un'immagine della Regina) e il trasporto ferroviario su cui la Regina Vittoria fu la prima regnante a salire.

Nome ed insegna

Il primo nome ufficiale come monarca fu "Vittoria Regina, per Grazia di Dio, del Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda, Difensore della Fede". La frase "Imperatrice d'India" fu aggiunta nel 1876.

L'insegna di Vittoria In Quarti, I e IV Rossi tre leoni al passo di guardia in Oro pallido (per l'Inghilterra); II Oro con leone rampante con doppia cornice con gigli contrapposti Rossa (per la Scozia); III Azzurro un arpa in oro con corde in argento (per l'Irlanda). Questa insegna è stata utilizzata da ogni regnante da Vittoria in poi.


Insegna dei monarchi Britannici

Luoghi dedicati a Vittoria

Molti luoghi sono stati dedicati alla memoria di Vittoria, lo stato australiano di Vittoria, la capitale della Columbia Britannica- e quella della Provincia Canadese del Saskatchewan, Regina; inoltre la capitale delle Seychelles, il più grande lago africano, Lago Vittoria e le Cascate Vittoria che sono le più grandi al mondo.

Monumenti a Vittoria

La Regina Vittoria rimane il monarca britannico più commemorato nella storia, con statue che vennero erette in sua memoria in tutto l'impero. La statua più grande è quella di fronte a Buckingham Palace che fu eretta come parte del rifacimento della facciata del palazzo una decade dopo la sua morte.

Una statua che ha avuto una storia più controversa è quella che fu eretta a Kildare Street davanti a Leinster House a Dublino, l'allora quartier generale della Royal Dublin Society. Fu inaugurata da Re Edoardo VII. Nel 1924, dopo aver affittato la proprietà per scopi parlamentari, il palazzo fu comprato e convertito nella sede del Dail Eireann, il parlamento del Libero stato d'Irlanda. Dopo molte discussioni sull'opportunità di avere di fronte alla sede del parlamento una statua della Regina della carestia la statua venne spostata nel 1947. Dopo decenni di declino la statua fu regalata all'Australia negli anni "80.

Discendenti

Nome

Nascita

Morte

Note

Principessa Vittoria, Principessa Reale

21 novembre 1840

5 agosto 1901

sposata 1858, Federico III, Imperatore di Germania e Re di Prussia; ebbero figli

Re Edoardo VII

9 novembre 1841

6 maggio 1910

sposato 1863, Principessa Alessandra di Danimarca; ebbero figli

La Principessa Alice

25 aprile 1843

14 Dicembre 1878

sposata 1862, Ludwig IV, Grand Duca di Hesse e del Reno; ebbero figli

Il Principe Alfredo, Duca di Sassonia-Coburgo e Gotha e Duca di Edinburgo

6 agosto 1844

31 luglio 1900

sposato 1874, Grand Duchessa Maria Alexandrovna di Russia; ebbero figli

La Principessa Helena

25 maggio 1846

9 giugno 1923

sposata 1866, HRH (Sua Altezza Reale) Principe Christian di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg; ebbero figli

La Principessa Luisa

18 marzo 1848

3 dicembre 1939

sposata 1871, John Douglas Sutherland Campbell, 9° Duca di Argyll; non ebbero figli

Il Principe Arturo, Duca di Connaught e Strathearn

1 maggio 1850

16 gennaio 1942

sposato 1879, Principessa Luisa Margherita di Prussia; ebbero figli

Il Principe Leopoldo, Duca di Albany

7 aprile 1853

28 marzo 1884

sposato 1882, Principessa Helena di Waldeck e Pyrmont; ebbero figli

La Principessa Beatrice

14 aprile 1857

26 ottobre 1944

sposata 1885, HRH (Sua Altezza Reale) Principe Enrico di Battenberg; ebbero figli

Bibliografia (in inglese)

  • Cecil, Algernon. (1953). Queen Victoria and Her Prime Ministers. London: Eyre and Spottiswode.

  • Dmoskoff, Yvonne. (2002). "Assassination Attempts Made on Queen Victoria's Life." (http://mypage.uniserve.ca/~canyon/attempts.html)

  • Farnborough, T. E. May, 1st Baron. (1896). Constitutional History of England since the Accession of George the Third, 11th ed. London: Longmans, Green and Co.

  • The Royal Household. (2004). "Victoria." Official Website of the British Monarchy. (http://www.royal.gov.uk/output/Page118.asp)

  • "Queen Victoria." (1911). Encyclopædia Britannica, 11th ed. London: Cambridge University Press.

  • Weintraub, Stanley. Victoria: An Intimate Biography. New York: Dutton Books.












 


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