LA
NEWSLETTER DI ENGLISHGRATIS E ENGLISH4LIFE ONLINE •
9.7.07
RISULTATI DELLA TRADUZIONE:
THE AUCTION - Part 1
Caro amici,
pubblichiamo qui la traduzione
"corretta" del primo brano che vi abbiamo proposto, non senza dirvi
che a causa dell'afflusso di ben 114 traduzioni (cosa che non ci
aspettavamo, grazie!) abbiamo avuto dei comprensibili ritardi.
In più, cosa altrettanto
inaspettata, nessun elaborato è risultato del tutto privo di errori
e quindi non siamo stati in grado di proclamare un vincitore in
senso assoluto, mentre potremmo probabilmente proclamare dei
vincitori relativi, ossia stabilire che anche in presenza di errori
alcuni elaborati sono sicuramente migliori di altri.
Il problema è che siccome tutte le
traduzioni sono risultate di buon livello (con una o due eccezioni)
stabilire chi è il migliore
il lavoro di cei risultati delle vostri
traduzioni. Ne sono state inviate ben 114, a testimonianza del fatto
che questo tipo di esercizio è davvero popolare. Ringraziamo dunque
tutti coloro che hanno partecipato e ci auguriamo che anche le
prossime traduzioni avranno uguale successo. Quello che segue è un
esame dei vari errori commessi.
-
The Auction
>>> L'asta
Molti di voi non hanno tradotto il titolo mentre il titolo è
ovviamente parte integrante della traduzione. L'unico errore di
traduzione verificatosi è stato tradurre Auction con
"audizione". La traduzione "Vendita all'asta" per quanto
formalmente corretta è troppo burocratica e dunque non
costituisce una buona traduzione.
-
Sir Ian smiled as Lady Sylvia arrived.
>>> Sir Ian
sorrise all'arrivo di Lady Sylvia.
Chi ha scritto il signor Ian e/o la signora Sylvia
ha sbagliato perché Sir e Lady sono titoli nobiliari che, non
esistendo nel nostro paese, vanno mantenuti anche nel testo
italiano. Anche il nome Sylvia va mantenuto con la y (in
inglese, infatti, esiste anche l'alternativa Silvia). Sbagliate
invece, le traduzioni del tipo: Sir Ian sorrideva quando vide
arrivare Lady Sylvia oppure Sir Ian sorrise mentre Lady
Sylvia arrivò.
Come alternativa, si poteva anche tradurre: "Sir Ian sorrise
quando vide arrivare Lady Sylvia".
Molto creativa, ma ancora accettabile, è invece, la traduzione
"Sir Ian si illuminò vedendo arrivare Lady Sylvia". Dice
qualcosa che non c'è nel testo originale, ma che avrebbe anche
potuto esserci.
-
Sylvia, I’m so glad you could make it!
>>>
Sylvia, sono così
felice che tu sia potuta venire.
Molti hanno usato, anziché il tu, il Lei di cortesia "sono così
felice che Lei sia potuta venire". Dal contesto però si capisce
che Sir Ian e Sylvia sono amici, non si vedono per la prima
volta, dunque il tu è decisamente più opportuno.
Un'altra espressione che ha generato molte traduzioni erronee è
"make it", un idiom che significa "farcela", non "farla o
farlo". Dato il contesto, il 'farcela' significa che Sylvia è
potuta (o è riuscita) a venire. Traduzioni errate sono dunque le
seguenti: sono così felice che ce la possiate fare, sono così
felice che tu abbia potuto farlo, sono davvero contento che ce
l'abbia fatta eccetera.
-
Can I get you something to drink?”>>>
Posso prenderti
qualcosa da bere?
Chi è andato a leggersi l'intero racconto (il link relativo era
presente nella newsletter) sa che Sir Ian non sta ricevendo Lady
Sylvia presso la propria abitazione ma che entrambi si trovano
presso la fondazione LHCN (Let's Help Children Now). Dunque la
traduzione che sembrava più ovvia "Posso offrirti qualcosa da
bere" non è la più indicata perché sarebbe un falso segnale per
il lettore che capirebbe che Lady Sylvia è ospite di Sir Ian,
cosa che in realtà non è. Altre traduzioni equivalenti sono:
'Posso portarti qualcosa da bere?' oppure '.'
Costituiscono errore le seguenti rese: 'posso prepararti...,
posso servirti..., posso versarti... qualcosa da bere' e anche,
ma meno grave, 'vuoi qualcosa da bere?' e 'Gradisci qualcosa da
bere?'. Il concetto di buona traduzione è infatti quello di
essere il più fedeli possibile all'originale nel rispetto di una
buona lingua italiana. Nel dire can I get you, infatti,
Sir Ian sta dicendo che si occuperà lui personalmente
dell'andare a prendere o nel far arrivare le bibite.
-
“White wine, please, Ian.
>>>
Del vino bianco,
grazie, Ian.
Moltissimi hanno tradotto letteralmente quel 'please' con "per
favore" o "per piacere" dimenticandosi che gli italiani hanno
l'abitudine di accompagnare le richieste con la parola "grazie"
e non con l'espressione "per favore". Tradurre i please
con 'per favore' è un classico e comunissimo errore che rende la
lingua italiana un calco dell'inglese mentre la buona traduzione
deve presupporre l'utilizzo delle strutture italiane che si
usano più frequentemente nel contesto dato.
-
You know perfectly well I’d never miss an
opportunity to help my favourite charity!”
>>> Sai benissimo
che non mancherei mai l'occasione di aiutare la mia
organizzazione caritatevole preferita.
Chi ha tradotto 'sai perfettamente bene' non ha sbagliato ma ha
reso l'italiano una sorta di imitazione dell'inglese. Gli
inglesi usano le espressioni tipo perfectly well perché
non hanno il nostro superlativo assoluto. Noi ce l'abbiamo,
usiamolo! Traduzioni equivalenti a quella da noi scelta sono
anche 'non mi lascerei mai sfuggire un'occasione', 'non perderei
mai l'opportunità di'.
Alcuni hanno tradotto "I'd never miss" con 'non avrei mai
mancato (o perso) l'occasione.' Il contesto permette anche
questa traduzione che però è meno letterale. Dicendo 'non
mancherei' ci si riferisce ad una regola generale valida anche
per il futuro mentre se si dice 'non avrei mai mancato' ci si
riferisce solo al periodo che va dal passato al presente ma si
potrebbe anche, teoricamente, escludere il futuro.
Sulla parola charity, c'è invece da dire che la
difficoltà, qui, è che mentre in Italia esistono le charities
(che sono in effetti le ONLUS, ossia le Organizzazioni Non
Lucrative di Utilità Sociale), il termine ONLUS non è affatto
penetrato nella lingua del popolo, è rimasto un termine
burocratico o tecnico-specialistico. Di qui il gran numero di
traduzioni, nessuna delle quali è veramente adeguata (neppure
quella che abbiamo scelto noi!): opera di beneficenza, ente di
beneficenza, istituzione benefica, associazione benefica,
associazione di beneficenza, organizzazione benefica,
associazione di volontariato.
Meno accettabili o sbagliate sono invece le traduzioni del tipo
'la mia beneficenza preferita', 'la mia opera di carità
preferita' (perché riferibile solo a associazioni di natura
religiosa o para-religiosa), 'associazione preferita', 'istituto
preferito', 'opera pia preferita', 'la forma di carità che
preferisco', "la mia fondazione di beneficenza" eccetera.
-
Sir Ian smiled when he heard Lady
Sylvia’s voice
>>> Sir Ian
sorrise all'udire la voce di Lady Sylvia:
Traduzioni altrettano accettabili sono: sorrise udendo (o
sentendo) la voce di Lady Sylvia, sorrise nel sentire la voce di
Lady Sylvia, sorrise al sentire la voce di Lady Sylvia.
Traduzioni meno accettabili sono invece: sorrise quando sentì la
voce di Lady Sylvia (in questo caso, infatti si anglicizza
l'italiano che dispone sia del gerundio che delle forme 'al o
nel sentire/udire' che rendono la frase molto più scorrevole).
-
whose rich tones reminded him of the
Caribbean islands.
>>>
il cui timbro,
così ricco di sfumature, gli ricordava le isole caraibiche.
È forse la frase che ha determinato la maggiore varietà di
risposte.
Equivalenti: quel suono così ricco di sfumature / i cui
toni caldi e profondi /
Accettabili: i cui toni armoniosi / i cui toni caldi /
che gli ricordava i bei ricchi suoni delle isole dei Caraibi /
le cui inflessioni intense / i cui toni variegati
Sbagliate: i cui toni coloriti / accattivanti / pieni /
forti / squillanti / vigorosi / le cui tonalità cariche / le cui
marcate inflessioni / che aumentava di tono / con quei toni
sontuosi / il cui timbro marcato / il cui tono accorato
Italiano non fluido: i cui ricchi toni / i cui intensi
toni / la cui tonalità / le cui note profonde
Problema evitato: che nel tono gli ricordava... (l'idea è
che i problemi di traduzione non vadano fatti scomparire ma
debbano essere affrontati, almeno quando si tratta di
esercitazioni).
-
“You’ll be happy to know that we have spent the money
that was raised at Christmas on new equipment for our Children’s
Hospital!”
>>>
Ti farà piacere
sapere che il denro raccolto a Natale in nuove attrezzature per
il nostro Ospedale dei Bambini.
Equivalenti:
Accettabili:
Sbagliate:
-
“Excellent, Ian! But I’m sure that you’re already
planning to find more funds for something else!” said Lady Sylvia
picking up an appetiser.
>>>
Sylvia, sono così
felice che tu sia potuta venire.
Equivalenti:
Accettabili:
Sbagliate:
-
She was in her late forties – nobody knew her exact age -
but was still an attractive woman, not so much beautiful in the modern
sense of perfect plastic features, but she managed to fill a room with
her friendly smile and humanity.
>>> Sylvia, sono
così felice che tu sia potuta venire.
Equivalenti:
Accettabili:
Sbagliate:
-
Sir Ian blushed slightly. “Well, we do have an
urgent problem. It seems that there are structural problems in the
Baxter Ward – you know, where we treat very seriously ill
children, but…”
>>>
Sylvia, sono così
felice che tu sia potuta venire.
Equivalenti:
Accettabili:
Sbagliate:
-
“You lack funds!” broke in Lady Sylvia. “I’ll see what I
can do!”
>>>
Sylvia, sono così
felice che tu sia potuta venire.
Molti hann
-
Lady Sylvia was known as a
very humane and generous person. >>>
Sylvia, sono così felice che tu
sia potuta venire.
Equivalenti:
Accettabili:
Sbagliate:
-
Her husband, Lord
Reginald, had been lost to her to pneumonia but she deliberately filled
her days always having something interesting or worthwhile to do.
>>> Sylvia, sono
così felice che tu sia potuta venire.
Equivalenti:
Accettabili:
Sbagliate:
-
Her visits to London were
weekly – she never missed a premiere of a good play or musical, but also
loved her country estate with its horses, squirrels and rabbits. >>>
Sylvia, sono così felice che tu
sia potuta venire.
Equivalenti:
Accettabili:
Sbagliate:
Per disiscriverti da questa newsletter rispondi all'email
che hai ricevuto scrivendo nell'oggetto: rimuovi
|